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[...] Passammo

Michail Dmitrievich Boutourline

Nel 1817 una nobile famiglia russa è costretta a trasferirsi in Italia, per curare l'asma del capofamiglia. Giunti a Firenze dopo tre mesi di viaggio, si inseriranno immediatamente nella cosmopolita società fiorentina. Il processo di italianizzazione sarà così profondo da provocare anche l'abbandono della religione ortodossa per quella cattolica. Farà eccezione l'Autore, che tornerà in Russia, dove vivrà in precarie condizioni economiche.
Estremi cronologici
1817 -1862
Tempo della scrittura
1867 -1872
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 154
Collocazione
MP/Adn

I tempi della vita

Paola Reale

Una psicologa scrive la sua storia di vita e quella della sua famiglia, agiata e borghese. La professione in un centro di orientamento scolastico, poi il lavoro come docente universitaria, ottenuto superando molte avversità. Dopo il pensionamento, con la sorella, si dedica alla poesia, alla musica e alle amiche.
Estremi cronologici
1928 -2010
Tempo della scrittura
1994 -2010
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 177
Collocazione
MP/02

Per arrivare a Scandeluzza

Giorgio Gioia

Un restauratore di opere d'arte inizia a lavorare in varie città del Nord Italia: all'aumentare degli impegni corrisponde un sempre più delicato equilibrio familiare, destinato a trasformarsi in una violenta separazione. Crea una nuova società con cui consolida la propria attività di lavoro e intreccia una serie di rapporti sentimentali che non riescono a restituirgli la serenità.
Estremi cronologici
1967 -2002
Tempo della scrittura
2000 -2002
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 163
Collocazione
MP/03

Diario del 2005

Raffaele Romano

Un anno di vita di un pensionato napoletano alle prese con le difficoltà quotidiane e le preoccupazioni per i figli. Giornate scandite da appuntamenti fissi quali la messa, la preparazione e il restauro della mercanzia per il figlio "pulciaro", il tempo dedicato alla preghiera, le visite al centro "Humanitas" per avere generi alimentari, i lavori di giardinaggio, le riparazioni domestiche e gli affitti da pagare.
Estremi cronologici
2005
Tempo della scrittura
2005
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 1
Consistenza
pp. 182
Collocazione
DP/08

Simbiosi

Daniele Longobardi

Un uomo scrive di quanto sia importante per le persone l'ambiente circostante, sembra quasi esserci un legame indissolubile, una simbiosi. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio situata a L'Aquila, crollata e ricostruita più volte a causa di forti terremoti, è la testimonianza di come non sia possibile cancellare il passato, perchè questo fa sempre parte del nostro presente.
Estremi cronologici
2019 -2019
Tempo della scrittura
2019 -2019
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
memoria - riflessioni
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
2 p.
Collocazione
MP/T3

[...] Diario di Federico Hermanin

Federico Hermanin De Reichenfeld

L'autore è un noto storico dell'arte e museologo, esponente culturale di rilievo fino alla prima metà del Novecento. Federico dedica una prima metà dei suoi scritti al ricordo del periodi giovanile trascorso a Roma a studiare filologia e storia dell'arte, a coltivare passatempi spensierati e amicizie colte e talvolta sorprendenti. Nel 1900, nel corso di alcuni restauri a Santa Cecilia in Trastevere, emerge un grande affresco duecentesco che Federico riconosce e attribuisce a Pietro Cavallini. Come emerge dal diario, la scoperta del Giudizio Universale di Santa Cecilia si rivela un avvenimento determinante per la vita e gli studi di Federico. Dai primi del No...
Estremi cronologici
1880 -1950
Tempo della scrittura
1880 -1950
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
63 p.
Collocazione
MP/21

Diario dei giorni "29/7 a

Tealdo Tealdi

Firenze, 31 luglio 1944. Le truppe alleate avanzano lentamente. Mancano una manciata di giorni alla Liberazione della città dall’occupazione nazifascista. Le bombe hanno preceduto l’arrivo delle camionette e le sofferenze hanno accompagnato a lungo i festeggiamenti. Tealdo era lì, a lottare per sopravvivere insieme a centinaia di migliaia di fiorentini e sfollati, arrivati sulle sponde dell’Arno nella speranza, risultata poi vana, che i signori della guerra rispettassero la città d’arte. Guarda con apprensione al destino del patrimonio artistico fiorentino: impiegato della Soprintendenza, reduce della Grande Guerra, ha già un’idea precisa dei danni che le ar...
Estremi cronologici
1944 -1945
Tempo della scrittura
1944 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Consistenza
74 p
Collocazione
DG/21