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Diario di Gian Piero Mezzani al CAR di Arezzo

Gian Piero Mezzani

Diario redatto da un giovane militare durante il periodo del Car ad Arezzo: ricordi degli studi, ritratti dei commilitoni, la prima bomba a mano della propria vita e quel senso di solitudine mista a noia, che rende l'animo nostalgico. E un'opera d'arte vista agli Uffizi, su cui ha modo di riflettere.
Estremi cronologici
1956 -1957
Tempo della scrittura
1956 -1957
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
pp. 5
Collocazione
DP/T

Africa Settentrionale

Serafino Rocco

Capitano di Fanteria, raggiunge la Divisione Brescia a Tobruch: i combattimenti, l'asprezza del territorio e la perdita di molti soldati, sono i momenti salienti della guerra in Libia e della disfatta di El Alamein. Fatto prigioniero dagli inglesi, non perde la fede e lo spirito di cooperazione, sempre sostenuito dall'amore per la famiglia e per la figlia di pochi anni.
Estremi cronologici
1941 -1946
Tempo della scrittura
1946 -1949
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 103
Collocazione
MG/08

24.12.1993

Arnido Scettri

La vigilia di Natale ricorda all'autore la sua giovinezza con i genitori nella casa di contadini; rivede il fuoco, risente il "garbino", vento gelido delle zone dove viveva, ascolta ancora la saggezza affettuosa del padre e della madre.
Estremi cronologici
1928
Tempo della scrittura
1993
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 12
Collocazione
MP/T2

Tanto amore per me. Ho paura di amare

Antonio Sbirziola

Antonio ha diciannove anni quando dalla Sicilia emigra in Australia con l'intenzione di far fortuna. Dopo sei mesi nel campo emigrati di Bonegilla gli viene offerto di andare a tagliare la canna da zucchero nella zona di Brisbane. Parte con un po' di rimorso per aver lasciato Margherita, che gli vuole bene e che lo aiuta per un lavoro a 3400 metri di altitudine, che gli serve per inviare. E' ben accolto dalla popolazione locale, composta da molti emigrati come lui, e a volte suscita invidie e gelosie perché bello e giovane. Molte le amicizie femminili che subiscono il suo fascino. In quel periodo è combattuto tra la voglia di rimanere e costruirsi una famigl...
Estremi cronologici
1961 -1965
Tempo della scrittura
1961 -1964
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Originale autografo: 1
Consistenza
211 pp.
Collocazione
MP/12

[...] Mio caro Ugo

Albina Biondi , Diletto Manzini

Diletto Manzini nasce nel 1850 a Pelago (Fi); si sposa con Urania Toti e ha da lei una figlia. Rimane vedovo e sposa in seconde nozze Albina Biondi. Con lei nel 1889 emigra in Brasile, lasciando la figlia dodicenne alla cognata e al suocero, per diventare coordinatore di un gruppo di 287 coloni destinati ad una grande "fazenda". Dal Sud America scrivono lettere alla piccola Urania, ricche di informazioni sul modo di vivere nei latifondi brasiliani dell'epoca, sulle coltivazioni e risorse del luogo, sui vari commerci possibili e sulle condizioni di tipo economico, sanitario e politico di quel Paese e degli immigrati a fine 800. Non mancano sentimenti di nosta...
Estremi cronologici
1889 -1899
Tempo della scrittura
1889 -1899
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Allegati
Consistenza
pp. 49
Collocazione
E/13

Stalag XX A 28547. I miei due anni da Internato Militare nei lager tedeschi

Natale Giarola

Diario di un soldato italiano dalla caduta del regime fascista alla Liberazione, in cui racconta le giornate di prigionia trascorse in vari campi di concentramento tra la Polonia e la Germania. Annota il costante pensiero per la famiglia, con una figlia appena nata che ancora non ha visto. Spera di tornare presto e nel frattempo descrive la fame, il freddo, le pessime condizioni igieniche e il disorientamento per non conoscere la propria sorte. Alla fine si ammala di peritonite, viene rimpatriato in Italia nel settembre del 1945.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
66 p.
Collocazione
DG/14

Un autista nel fronte sud

Epifanio Sorrenti

L'autore nasce a Messina nel 1909. Nel 1935 viene richiamato alle armi, in occasione della conquista dell'Etiopia ed assegnato come autista all'8° Autoreparto del Fronte Sud. Parte fortemente motivato, ha una fede incrollabile nel regime. La lontananza dalla Patria e i pericoli quotidiani esercitano una forte impronta sul morale di Epifanio che ricorre spesso al conforto e all'opera spirituale di un amico cappellano. Nel diario riporta le tappe di avvicinamento al confine etiopico, riferendo gli scontri con gli Abissini in un contesto difficile per le condizioni ambientali e antropologiche. Descrive la durezza della vita quotidiana laddove ai pericoli della...
Estremi cronologici
1935 -1937
Tempo della scrittura
1935 -1937
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
177 p.
Collocazione
DG/14

Diario della mia prigionia sofferta in Austria - Germania - Polonia - dall'ottobre 1943 al settembre 1945

Augusto Sagnotti

Augusto nasce a Roma nel 1899. Prende parte alla Seconda Guerra Mondiale in Montenegro come Ufficiale dei Carabinieri. Nel settembre del 1943 sarebbe dovuto tornare in Italia ma l'Armistizio lo blocca a Podgorica. Con la sua Compagnia parte, scortato dai tedeschi, per un campo di concentramento in Austria. E' molto triste, piange e prega: dal novembre 1943 scrive alla moglie Elena per sentirsi più vicino a lei e ai tre figli preoccupandosi per la loro salute e anche per le proprietà lasciate in Italia. Soffre la fame e chiede insistentemente viveri che stentano ad arrivare. La prigioni, parte della quale si svolge anche in Polonia, si prolunga per tutto il 1...
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Allegati
Consistenza
54 p.
Collocazione
DG/14

Diario, lettere d'amore

Domenico Pomili

Un giovane marchigiano torna a casa dopo l'8 settembre e si nasconde in attesa della fine della guerra. Il fronte si avvicina e, mentre cerca di avere notizie della fidanzata Anna, inizia la fuga tra i monti per sfuggire a bombardamenti e rappresaglie. Sostenuto dalla fede e dalla speranza, confida di riabbracciare l'amata e riprendere la vita quotidiana: il diario si chiude con la liberazione ed anche la scrittura pare riconquistare una sua serenità, quasi in simbiosi tra il vivere e il raccontarsi.
Estremi cronologici
1943 -1944
Tempo della scrittura
1943 -1944
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Fotocopia originale: 1
Originale autografo: 1
Consistenza
49 p.
Collocazione
DG/14

L'evaso

Giovanni Battista Insola

Un giovane studente napoletano che svolge il servizio militare in Piemonte lascia la caserma per rifugiarsi in una cascina della Val d'Aosta. Trova ospitalità per sei mesi presso una famiglia che lo accoglie come un figlio. Per non mettere a repentaglio la vita di coloro che lo ospitano decide di rientrare in servizio. Combatte con l'esercito spingendosi verso Sud ma a Firenze lascia il reparto per unirsi ai partigiani. Nel diario scrive pensieri ai familiari lontani e alla sua segreta amata, chiudendoli con uno struggente addio nella consapevolezza delle difficoltà presenti e nell'incertezza del futuro. Non tornerà più a casa: dal giugno del 1944 risulta di...
Estremi cronologici
1943 -1944
Tempo della scrittura
1943 -1944
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Formato Digitale: 1
Allegati
Consistenza
42 p.
Collocazione
DG/14