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I miei ricordi scritti all'età di 85 anni

Giuseppe Papaleo

Orfano di padre all'età di dieci anni l'autore, siciliano, comincia subito a lavorare per aiutare la numerosa famiglia: operaio in un'azienda agricola prima e poi autista di camion e vetture. Nel 1935 viene arruolato per la guerra d'Africa e là resta a lavorare fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, quando viene catturato dagli inglesi e deportato in un campo di concentramento in India.
Estremi cronologici
1916 -1996
Tempo della scrittura
1996 -1997
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Formato Digitale: 1
Fotografie
Consistenza
pp. 44
Collocazione
MP/09

[...] Amatissima Iole

Giorgio Bongiorno

L'amore del capitano Bongiorno per la moglie emerge dalle lettere che le scrive da Bombay, dove è stato deportato in un campo di prigionia. Cinque anni di vita segnati da privazioni, dalla scarsità di notizie da casa e dalle continue richieste di rimpatrio trovano sollievo nella scrittura. La domenica, con la puntualità che è la sola condizione per alleviare il dolore, Giorgio scrive le preoccupazioni per Iole e i sette figli, aggiorna la sua situazione e descrive la rabbia per la lentezza del servizio postale e l'indifferenza delle istituzioni. Un calvario che si conclude alla fine del 1945 con il rientro a casa.
Estremi cronologici
1941 -1945
Tempo della scrittura
1941 -1945
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Originale autografo: 1
Allegati
Consistenza
pp. 252
Collocazione
E/10

[...] E' nato il nostro Giorgio

Alba Douglas Scotti di Vigoleno

Una giovane madre di Piacenza inizia un diario alla nascita del primo figlio Giorgio, che morirà dopo pochi mesi, primo di sette figli. La sua vita da allora è spesa per crescere la numerosa famiglia con trasferimenti di residenze e per motivi di guerra. Anche un altro figlio, Ufficiale di marina, morirà in guera nel 1941 a bordo di una nave silurata. Racconta la crescita dei figli. gli studi, i fidanzamenti, matrimoni, nipoti e bisnipoti fino a metà degli anni Settanta, tutto supportato dalla fede.
Estremi cronologici
1910 -1975
Tempo della scrittura
1886 -1975
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Originale autografo: 1
Allegati
Integrazione
Consistenza
235 p.
Collocazione
DP/21

Epistolario di Mariolina Valle

AA.VV.

Oltre mezzo secolo di corrispondenza personale e familiare di una donna nata in Friuli negli anni Venti in una famiglia benestante e vissuta in diverse città. La giovinezza, gli amori, le amicizie, il lavoro, i viaggi sono i temi più ricorrenti nelle numerose missive.
Estremi cronologici
1930 -1990
Tempo della scrittura
1930 -1990
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Allegati
Consistenza
2294 p.
Collocazione
E/Adn3

Ricordi, pensieri

Franca Meotto

A ottantacinque anni l'autrice scrive per i familiari il racconto della sua vita incentrato su episodi legati al periodo della guerra: il lavoro coatto del marito in Austria e il difficile viaggio di ritorno a Forlimpopoli, dove nasce il primo figlio della coppia. L'ultima parte del testo è un diario con le riflessioni su temi di attualità.
Estremi cronologici
1922 -2009
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 82
Collocazione
MG/10

[...] Carissimo cugino

Francesco Righetti

Le tredici lettere inviate ai congiunti, pur scandendo le vicissitudini militari dell'autore, poco raccontano della guerra. Esse mantengono il tono intimo degli affetti e del reciproco interesse per le vicende che hanno riguardato i vari membri della famiglia durante il periodo bellico.
Estremi cronologici
1942 -1944
Tempo della scrittura
1942 -1944
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
4 p.
Collocazione
E/T2

[...] Credo che nessuno di noi

De Meo Sergio

Un giovane universitario di Lecco è richiamato alle armi a Parma. Dopo l'addestramento non viene mandato a combattere perché spesso in prigione per atteggiamenti indisciplinati. Dopo l'8 settembre 1943 viene fatto prigioniero e condotto in Baviera a lavorare. Tenta diverse volte la fuga con un amico fino a che non riesce a rientrare in Italia nel maggio 1945. Dopo la guerra si laurea in lettere, si sposa e inizia a insegnare. Ha avuto sette figli.
Estremi cronologici
1940 -1950
Tempo della scrittura
1975 -1990
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
67 p.
Collocazione
MG/21

[...] Mima adorata

Loris Fusaroli , Mirella Mathieu

Due sposi di Forlì sono divisi dopo quindici giorni dalle nozze perché lui, che aveva avviato a Forli l'attività di dermatologo, deve partire per la guerra in Africa. Dopo la sconfitta italiana in Egitto viene fatto prigioniero dagli inglesi e condotto prima in Sudafrica e poi in Inghilterra. In tutto vivono separati per sei lunghi anni ma il rapporto è tenuto vivo da una fitta corrispondenza intima piena di ricordi e nostalgia, desiderio, affetto, speranze e delusioni. Ritorna nel luglio 1946.
Estremi cronologici
1940 -1946
Tempo della scrittura
1940 -1946
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
259 p.
Collocazione
E/21

Lettere di un ragazzo del 1924 soldatino a Pavia dall'agosto 1943

Alfredo Perrucchini

Un giovane diplomato del bergamasco è arruolato nel '43 a Pavia. Dopo l'8 settembre è inviato nei vari campi della Germania dove è impiegato come lavoratore fino alla fine della guerra. L'autore scrive lettere alla madre e alla sorella, rassicurandole sulla sua salute e sperando nella gioa del ritorno. Loro gli inviano molti pacchi per alleviare le sofferenze. Torna nell'agosto del 1945 dopo essere stato in un campo di raccolta di prigionieri gestito dagli inglesi.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Natura del testo in sede
Formato Digitale: 1
Dattiloscritto: 2
Consistenza
160 p.
Collocazione
E/21

La mia prigionia nei "Lager" tedeschi

Leonida Torsello

L'autore era comandante in una batteria contraerea nell'isola di Rodi in Grecia quando nel settembre del 1943 le forze italiane furono costrette ad arrendersi ai tedeschi. Leonida, assieme ad altri ufficiali italiani che si rifiutarono di collaborare con i tedeschi, fu condotto ad Apollona da dove ebbe inizio un lungo e doloroso viaggio svolto in alcuni camion affollatissimi, in un vecchio motoveliero, nel piroscafo italiano "Leopardi" confiscato dai tedeschi e caricato all'inverosimile di prigionieri italiani, a piedi in marcia con zaino sulle spalle e in carri di bestiame strapieni, Il viaggio dura sei mesi e lo porta da un campo di concentramento all'altr...
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1975
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Consistenza
18 p.
Collocazione
DG/21