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Il figlio della lupa

Aldo Lugli

I ricordi d'infanzia e di giovinezza in una famiglia benestante e fascista con il padre potestà. Gli amici, i giochi, gli incontri, poi la guerra con le paure e i bombardamenti e infine le rappresaglie dei partigiani contro la sua famiglia e il terrore costante di venire ucciso.
Estremi cronologici
1930 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 22
Collocazione
MP/ADN2

[...] Mio sempre amato figlio

Concetta Donato

In una lettera dettata a un copista, che non sarà mai spedita, una madre disperata rimprovera al figlio di aver dimenticato, dopo l'emigrazione in Australia, la famiglia che ha problemi di miseria e malattia.
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale dattiloscritto: 1
Consistenza
pp. 2
Collocazione
E/T2

[...] "...Maestà, lo sconforto..."

Zelinda Torelli

"Una contadina nel comune di Anghiari" scrive alla Regina Elena di Savoia per chiedere aiuto per il figlio rimasto paralizzato dopo la caduta da un albero. Racconta il suo dolore e l'impossibilità di aiutarlo per la povertà della sua famiglia.
Estremi cronologici
1933
Tempo della scrittura
1933
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 4
Collocazione
E/T2

Vite bambine

Marcella Bravetti

Nata in una famiglia povera e numerosa, l'autrice racconta le tradizioni che hanno accompagnato la sua infanzia in tempo di guerra, ma soprattutto la miseria, l'arrangiarsi, le malattie, le brutalità dei fratelli maggiori. A quattordici anni è operaia per la casa di moda Spagnoli, la madre muore di ictus, il tanto amato fratellino minore, epilettico, viene ricoverato in manicomio. Ancora oggi soffre nel ricordo di quegli avvenimenti.
Estremi cronologici
1938 -1999
Tempo della scrittura
1998 -2000
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 51
Collocazione
MP/03

Diario

Attilio Orbelli

La memoria di un pensionato veneto che, dopo gli studi in collegio e il diploma di tecnico agrario, affronta il servizio militare e poi è inviato sul fronte africano: combatte in Libia, in Egitto e, durante la ritirata, è fatto prigioniero in Tunisia dagli inglesi. Consegnato agli americani, approda in America, nei campi di lavoro: qui conosce nuove condizioni di vita e, accettato il ruolo di collaboratore, torna in Italia alla fine del 1945.
Estremi cronologici
1921 -1945
Tempo della scrittura
2002
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Consistenza
pp. 36
Collocazione
MG/03

Storia vera

Katia Andreoli

In una lingua che ha forti i tratti dell'oralità romanesca, una donna che ha lavorato tutta la vita facendo le pulizie e anche l'ambulante, racconta le sue disavventure, sullo sfondo di una Roma aspra e violenta, dal centro alle periferie. Orfana in tenera età, conosce i collegi e gli ospedali. A diciassette anni si sposa e avrà due figli. Il marito, violento, la tradisce continuamente e mette più volte a repentaglio la sua vita. Diventata vedova, subentra la difficoltà nei rapporti con la figlia.
Estremi cronologici
1920 -2002
Tempo della scrittura
2001 -2002
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 34
Collocazione
MP/03

Il cammino di un orfano nel XX secolo

Leo Bruschi

L'autore, rimasto orfano di padre, vive un'infanzia povera, ma dignitosa, con la madre e i fratelli. Studia in vari collegi, fino alla laurea. Inizia a lavorare come istitutore e raggiunge la qualifica di funzionario Inadel. Durante la seconda guerra mondiale, dopo una breve permanenza in Grecia, è ufficiale bersagliere nell'Armir e partecipa alla cruenta campagna di Russia da dove, seppure ferito, riesce a tornare.
Estremi cronologici
1916 -1943
Tempo della scrittura
1997 -1999
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
pp. 166
Collocazione
MP/03

Memorie e ricordi d'Albania 1928-1949

Arnaldo Canciani

L'odissea di una famiglia udinese, emigrata in Albania alla fine degli anni Venti: il figlio maggiore ricorda le speranze di agiatezza svanite ben presto. La durezza del lavoro paterno, le abitazioni fatiscenti e l'occupazione italiana, rendono sempre più difficile sopravvivere. L'avvento del comunismo li rende "semi prigionieri"; rientrano in Italia nell'aprile 1949.
Estremi cronologici
1923 -1949
Tempo della scrittura
2000 -2001
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 32
Collocazione
MP/03

Riflessioni su un viaggio in Africa: Uganda-Kyamuhunga

Giuseppe Giorni

Un mese trascorso in Uganda come volontario in una missione gestita dai Padri Comboniani, nel resoconto di un pensionato aretino: colpito dalla miseria ma anche dalla dignità della popolazione che ha, nell'attività dei sacerdoti, un punto di riferimento sicuro, aiuta nella costruzione di nuove strutture, dona capi d'abbigliamento e caramelle ai bambini.
Estremi cronologici
2002
Tempo della scrittura
2002
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 17
Collocazione
DV/03

La storia di Selis

Salvatore Selis

Un detenuto nel carcere di Pisa ripercorre la sua intensa vita, segnata dalla perdita prematura del padre e dall'ingresso in collegio: alla perenne ricerca di affetto e comprensione, commette piccoli furti ed entra nella tossicodipendenza. Dopo essersi sposato ed essere diventato padre, cerca di disintossicarsi, ma la sottrazione della figlia da parte dei servizi sociali e l'impossibilità di rivederla, lo spingono ad abbandonare la comunità e a ricominciare una vita di emarginazione.
Estremi cronologici
1957 -1995
Tempo della scrittura
2002
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 23
Collocazione
MP/03