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Paura e coraggio

Giovan Battista Balbiano

L'incontro con l'antifascista Emilio Sereni spinge un carabiniere a lasciare l'Arma per partecipare prima alla lotta di liberazione, poi alla vita politica del dopoguerra, nel tentativo di realizzare gli ideali democratici e pacifisti iappresi dal suo maestro.
Estremi cronologici
1920 -1982
Tempo della scrittura
1978 -1982
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Consistenza
pp. 124
Collocazione
MP/88

Appunti di viaggio in URSS (1960

Gabriele Gramiccia

Appunti di viaggio di un malariologo dell'Organizzazione mondiale della sanità in missione ufficiale in Unione Sovietica all'epoca di Krusciov: le immagini positive di un paese "vitale al massimo" si confondono con quelle, più inquietanti, della propaganda e del regime socialista che impediscono "di dire ciò che si pensa".
Estremi cronologici
1960
Tempo della scrittura
1960
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 7
Fotografie
Consistenza
pp. 39
Collocazione
DV/90

[...] Siamo partiti da Milano

Libero Cavalli

In pieno clima di guerra fredda, una delegazione di sindacalisti del settore tessile visita il paese del socialismo reale: un viaggio entusiamante, infarcito di propaganda, che mostra un popolo attivo, interamente inquadrato nella macchina lavorativa sovietica, a cui lo Stato assicura benessere e cultura.
Estremi cronologici
1952
Tempo della scrittura
1952
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 134
Collocazione
DV/Adn

Viaggio in Russia 1969

Sara Cerrini

Una pittrice toscana accompagna il marito in un viaggio in Russia organizzato da un sindacato di lavoratori comunisti: l'incontro con un lontano parente a Kiev, l'ammirazione per la cultura russa ma anche una velata critica al sistema politico sovietico.
Estremi cronologici
1969
Tempo della scrittura
1969
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 44
Collocazione
DV/Adn

Ricordi della mia infanzia

Aaron Kaplun

Aaron va in Russia nel 1991, durante il golpe di agosto. A Mosca, di fronte ai carri armati, ricorda l'infanzia trascorsa a Kiev e a Taskent, nell'Uzbekistan, dove la famiglia era sfollata a causa della guerra. Dopo il conflitto e la morte del padre, la madre si era nuovamente sposata trasferendosi in Polonia.
Estremi cronologici
1935 -1991
Tempo della scrittura
1983 -1991
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 205
Collocazione
MP/98

Racconto di una vita

Giuseppe Melchiorre

Autobiografia di un pensionato abruzzese, sopravvissuto alla campagna in Russia, ai tedeschi in Italia, alle miniere del Belgio, alla vita nelle fabbriche del dopoguerra, ricordando sempre gli affetti familiari e l'amore per la campagna. Toccante l'episodio vissuto nei momenti della drammatica ritirata dal fiume Don, quando è padrino alla cresima, con il rito ortodosso, di un giovane russo che lo aveva sfamato per molti giorni.
Estremi cronologici
1921 -2005
Tempo della scrittura
2004 -2005
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 33
Collocazione
MP/06

La grande tragedia Russa: "Davai Rabota"

Francesco Aldo Lamberti

Memorie di un reduce dalla campagnia in Russia, durante la Seconda guerra mondiale: la partenza per il fronte avviene nel 1942, tra paure e incognite. Nel gennaio del 1943 inizia la ritirata, che prosegue tra confusione, stanchezza e freddo, subendo inoltre molti attacchi da parte dell'esercito sovietico. Fatto prigioniero, viene portato in vari lager, a Tambov, in Siberia e in Usbekistan, dove lavora nelle piantagioni di cotone e dove si ammala per le pessime condizioni di vita. Alla fine della guerra, sopravvissuto a fame, freddo, malattie, viene liberato e dopo un lungo viaggio ritorna in Italia.
Estremi cronologici
1942 -1945
Tempo della scrittura
1981 -1985
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 83
Collocazione
MP/Adn2

Diari della Ricostruzione 1945

Cesare Chiodi

Dotato di una mente brillante, fa un'analisi lucida, scevra da faziosità e pregiudizi, della situazione che si va creando nell'Italia dell'immediato dopoguerra, quando si iniziano a valutare l'entità dei danni e le modalità ed i costi per la ricostruzione, non solo materiale, del paese. Le acute considerazioni sulla politica di fazione, entrata prepotentemente anche nel mondo dei tecnici che dovrebbe, invece, essere razionale per eccellenza, sui trattati internazionali e sulle conseguenze che essi avranno sulle popolazioni europee, sulla situazione contingente, dal clima alla bomba atomica, sono interessantissime ed estremamente lungimiranti: il tempo, infat...
Estremi cronologici
1945 -1945
Tempo della scrittura
1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Consistenza
84 p.
Collocazione
DP/Adn2