Alle soglie degli ottant'anni, una donna decide di raccontare la propria vita. Nata sul finire degli anni Venti a Bari in una famiglia facoltosa, trascorre l'infanzia tra la palazzina familiare nel borgo murattiano e la villa di campagna a Molfetta. Dopo un periodo felice vissuto a Trani, dove frequenta il ginnasio, il lavoro del padre e l’incombere della Seconda guerra mondiale richiedono continui spostamenti e la famiglia si trasferisce prima a Milano, poi a Torino - lasciata per sfuggire ai bombardamenti - e infine a Firenze, dove i pericoli non sono da meno fino al passaggio del fronte.
Finita la guerra si iscrive all’università e si laurea con Gaetano...
Tra gli anni Quaranta e Cinquanta, un uomo scrive un diario per i propri figli, appuntando momenti della loro crescita e raccontando episodi di vita familiare. Scrivendo con grande amore, si rivolge direttamente a loro, pensando che da grandi leggeranno le sue parole e avranno così un ricordo dell'infanzia.
A metà degli anni Sessanta, un dodicenne lombardo inizia a scrivere un diario, che proseguirà fin nel nuovo millennio. La famiglia, la scuola prima e il lavoro poi, le relazioni sociali, la fede e l'impegno nel mondo religioso, la politica sono i temi principali di una scrittura fortemente introspettiva che è cronaca di quarant'anni di vita tra l'infanzia e l'età adulta.
Per oltre mezzo secolo un milanese nato sul finire degli anni Trenta tiene un diario dove annota fatti personali, cronache di eventi nazionali e internazionali, appunti e riflessioni.
Un uomo nato nel milanese sul finire degli anni Trenta racconta la propria infanzia vissuta durante la Seconda guerra mondiale e nel periodo successivo al conflitto, proseguendo poi la propria memoria fino ai primi anni Sessanta.
Un giovane cremonese nato nel 1917 tiene un diario negli anni del seminario e continua a scrivere fin dopo l'ordinazione sacerdotale. Ancora adolescente, racconta le sue giornate, gli studi, le vacanze in famiglia e l'interesse - accompagnato da uno spiccato senso estetico - per chiese, arredi e liturgie sacre. Cresciuto e maturato, approfondisce nella sua scrittura l'introspezione psicologica, la descrizione profonda del proprio e dell'altrui animo, la tensione verso il sublime, la lotta contro le tentazioni. Il traguardo del sacerdozio, tagliato nel 1940 con emozione e soddisfazione, non mette fine al suo diario, che prosegue per un altro anno circa.