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[...] Domenica se posso guardo

Costantino Bosco , Olindo Bosco

Un giovane contadino piemontese che combatte nella Prima Guerra Mondiale sul fronte austriaco è fatto prigioniero e condotto in un campo vicino a Vienna. Scrive lettere al padre tramite la Croce Rossa e il padre risponde incoraggiandolo a rassicurandolo che tutti sono in salute e che i lavori della campagna procedono bene. La famiglia invia pacchi con cibi e vestiario fino alla fine della guerra.
Estremi cronologici
1916 -1919
Tempo della scrittura
1916 -1919
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
190 p.
Collocazione
E/17

[...] Sono nata a Voltre

Elena Bonetti

Da bambina conosce l'indigenza, la precarietà e le brutture della guerra. Col matrimonio le sue condizioni migliorano lentamente, fino al raggiungimento di un buon livello di benessere.
Estremi cronologici
1925 -2004
Tempo della scrittura
2004
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Formato Digitale: 1
Consistenza
Audio
Collocazione
MP/T2

La storia di Giorgio

Giorgio Valentini

Avere un'impresa edile è il sogno di Giorgio che resta, piccolissimo, orfano di padre incontrando, così, mille difficoltà ma anche tante persone per bene che lo aiutano e lo apprezzano. Dopo anni di emigrazione e di duro lavoro, il desiderio di quel bambino, fattosi uomo capace ed esperto, diventerà realtà.
Estremi cronologici
1941 -2013
Tempo della scrittura
2012 -2013
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Consistenza
89 p.
Collocazione
MP/Adn2

La mia resistenza

Bruno Tolomelli

L'autore ricorda con gli occhi di un bambino un decennio di vita, dal 1936 al 1946, vissuto nelle campagne bolognesi, in una famiglia contadina e antifascista. Il racconto si snoda attraverso una sequenza di episodi che gettano luce sull'incidenza del regime nella formazione di giovani, sul rapporto tra le figure più autorevoli della società rurale come il maestro e il parroco. Sullo sfondo compaiono i drammi della guerra, la ritirata in Russia, il 25 luglio e la caduta del fascismo, i caduti al fronte tra i quali alcuni parenti e conoscenti, gli allarmi aerei segnalati dalle campane del paese, la minaccia dei bombardamenti sulle scuole e i piani di evacuazi...
Estremi cronologici
1936 -1946
Tempo della scrittura
1998 -1999
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
108
Collocazione
MP/18

Mi ha salvato il cinema. Ricordi di un'infanzia felice a Casaleone

Roberto Alberti

L'autore scrive una memoria degli anni della sua infanzia, vissuta a cavallo tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e il dopoguerra. Il racconto è suddiviso in brevi capitoli e disseminato di aneddoti. Le sagre, i matrimoni, la religiosità e la voglia di evasione, la passione per il cinema e il racconto della vita nell'Italia rurale e contadina tra la spezzatura del maiale e la vendemmia, con una convinzione: il cinema lo ha salvato dall'indottrinamento religioso e non solo.
Estremi cronologici
1939 -1958
Tempo della scrittura
2017
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
97 p.
Collocazione
MP/18

Una infanzia in paese

Antonio Allamprese

Un pensionato emigrato dal Sud in Romagna con la madre insegnante elementare e due fratelli maggiori scrive una memoria della sua infanzia, fino a nove anni a Maschito, un paesino vicino a Potenza. Ricorda gli anni della guerra, le lotte sociali e contro i fascisti, la vita semplice della famiglia e le usanze locali.
Estremi cronologici
1934 -1946
Tempo della scrittura
2016
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
36 p.
Collocazione
MP/18

Le memorie di nonno Tebaldo

Tebaldo Giusti

Un soldato toscano arruolato nel marzo 1940 a Pistoia viene inviato al fronte francese dove è addetto ai cannoni. Nel settembre dello stesso anno viene mandato in Libia, e nel gennaio del 1941, quando, in seguito alla battaglia di Bardia viene fatto prigioniero degli inglesi. Viene ferito ad un braccio in un bombardamento: con la nave ospedaliera viene trasportato ad Haifa, in Palestina, e curato per quattordici mesi in ospedale. Nel 1943 i prigionieri vengono trasferiti a Pretoria, in Sud Africa, dove impara bene l'inglese e dove rimane fino al rimpatrio nel 1945. Al ritorno si sposa e si dedica all'attività artigianale come tessitore per una ditta di Prato...
Estremi cronologici
1940 -2003
Tempo della scrittura
2000 -2003
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
28 p.
Collocazione
MP/18

Vita di Adelia

Adelia Trivellato

Un'anziana pensionata detta, registrandola il nipote, la storia della sua vita. Nasce ad Este (PD) nel 1924, quinta figlia, e la madre muore dopo la nascita del sesto mentre il padre era un uomo buono che si arrangiava nei lavori di campagna. Quando le figlie più grandi si sposano gli altri vanno a vivere in una casa più piccola e Adelia aiuta nel lavoro la sorella che faceva la sarta. Iniziata la guerra va a lavorare a Roma, a Colleferro, in una fabbrica di esplosivi dormendo in convitto dalle suore: conosce Antonio, si sposano e vanno ad abitare a Lavico. Nasce Pio ma muore a tre anni. Comprano una casa, nascono due figli, il secondo muore giovane, e anche...
Estremi cronologici
1924 -2017
Tempo della scrittura
2017 -2017
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Memoria orale
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Audiocassetta: 1
Formato Digitale: 1
Allegati
Consistenza
51 p.
Collocazione
MP/18

[...] Carissimi tutti

Gavino Ruju

Trentadue lettere indirizzate alla famiglia, in particolare alla madre, di un giovane universitario di Sassari inviato in Grecia come volontario e impiegato in vari servizi presso comandi in varie località della costa. Le descrizioni offrono squarci della realtà sociale circostante, oltre che della vita che conduce durante il periodo dell'occupazione italiana.
Estremi cronologici
1941 -1942
Tempo della scrittura
1941 -1942
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Fotografie
Consistenza
33 p.
Collocazione
E/18

Io, Onofrio Cavalcanti, racconto la mia vera storia dalla nascita alla vecchiaia

Onofrio Cavalcanti

Un pensionato calabrese scrive la memoria della sua vita. Figlio di una ragazza madre, morta prematuramente di parto, cresce a Roma da una zia materna che non ha figli. La nuova famiglia si trasferisce al Sud dove apre un'attività commerciale che chiude dopo qualche tempo. Si diploma perito agrario, vince un concorso pubblico, si sposa ed ha tre figli, anche se non gode appieno le gioie della famiglia a causa di incomprensioni con la consorte.
Estremi cronologici
1939 -2016
Tempo della scrittura
2016
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
22 p.
Collocazione
MP/18