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[...] Le mie memorie a Lero

Anacleto Busi

Memoria sottoforma di diario, di un marinaio artificiere di stanza nell'isola greca di Lero, che annota gli avvenimenti dopo l'armistizio. Dopo un attacco per terra e per mare, la flotta viene sconfitta e con i compagni viene fatto prigioniero e portato, dopo un lungo e estenuante viaggio, in un campo di concentramento in Russia, dove lavora a temperature che arrivano fino a 35 sotto lo zero. Sopravvive grazie all'aiuto della popolazione civile, che porta del cibo di nascosto ai prigionieri. Questa terribile agonia finisce nel maggio del 1945, quando viene liberato e consegnato agli Inglesi.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 11
Collocazione
MG/Adn2

Da bruciare

Marino Briolini

Memoria autobiografica che inizia dalla nascita dell'autore nella tenuta della Torre a San Mauro Pascoli, vicino a Rimini, avuta in affitto dal Principe Torlonia e divenuta modello per tutta l'agricoltura italiana del tempo. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, dopo pochi anni di matrimonio, viene richiamato alle armi. Trascorre sei anni in Africa Settentrionale, dapprima combattendo, poi come prigioniero in Algeria. Al rientro lavora a Rimini per conto del Ministero dell'Agricoltura fino alla pensione, nel 1957.
Estremi cronologici
1906 -1986
Tempo della scrittura
1986
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 36
Collocazione
MP/Adn2

La grande tragedia Russa: "Davai Rabota"

Francesco Aldo Lamberti

Memorie di un reduce dalla campagnia in Russia, durante la Seconda guerra mondiale: la partenza per il fronte avviene nel 1942, tra paure e incognite. Nel gennaio del 1943 inizia la ritirata, che prosegue tra confusione, stanchezza e freddo, subendo inoltre molti attacchi da parte dell'esercito sovietico. Fatto prigioniero, viene portato in vari lager, a Tambov, in Siberia e in Usbekistan, dove lavora nelle piantagioni di cotone e dove si ammala per le pessime condizioni di vita. Alla fine della guerra, sopravvissuto a fame, freddo, malattie, viene liberato e dopo un lungo viaggio ritorna in Italia.
Estremi cronologici
1942 -1945
Tempo della scrittura
1981 -1985
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 83
Collocazione
MP/Adn2

Potevo morire di fame

Antonio Boccia

Dopo l'armistizio l'autore, ufficiale dell'esercito italiano a Spalato, viene fatto prigioniero dai tedeschi. Inizia un lungo viaggio tra freddo, fame e incertezze per il proprio destino, che lo porta in un campo di concentramento al confine tra Germania e Polonia, dove trascorre gli ultimi due anni di guerra fino alla liberazione e al rientro in Italia.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1987
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Diario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 460
Collocazione
DP/Adn2

Vita di guerra del soldato Ferrari Pietro, 25 fanteria di Vaiano Cremasco

Pietro Ferrari

La Grande guerra vissuta e raccontata con gli occhi di un soldato semplice, che ha combattuto sull'Isonzo e sul Carso: nel settembre 1917, dopo i drammatici combattimenti sull'Hermada è fatto prigioniero dagli austriaci e deportato a Belgrado. Assegnato ad una compagnia di lavoro, come sarto supera fame e maltrattamenti sino al rientro in Italia, viaggio anch'esso nel segno della sofferenza.
Estremi cronologici
1914 -1918
Tempo della scrittura
1915 -1918
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 276
Collocazione
DG/Adn2

[...] Caro Angelo

Giammaria De Carlo

Memoria scritta sottoforma di lunga lettera indirizzata al cugino e divisa in due parti: nella prima l'autore, allevatore pugliese, ricostruisce alcuni episodi legati alla vita dei parenti nella Puglia di inizio Novecento. La seconda ripercorre il periodo della guerra, tra Grecia, Jugoslavia e Austria fino al campo di concentramento in Germania, dove sfugge ad una condanna a morte. Liberato dagli americani torna in Puglia alla fine del 1945.
Estremi cronologici
1923 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 31
Collocazione
MP/Adn2

Eroi sconosciuti

Gaetano Tiri

Raccolta di testimonianze raccontate da alcuni combattenti che vissero la tragedia di Cefalonia, per cercare di ricostruire quella triste vicenda.Vito La Sala, Antonio Basilio, Leone Canio, Giuseppe Potenza, Rocco Lancellotti, Nicola Giannone, Fortunato Lioi sono i protagonisti di questo doloroso episodio della storia del nostro paese.
Estremi cronologici
1943 -2005
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 61
Collocazione
MP/Adn2

La lunga strada di un prigioniero di guerra nell'U.R.S.S.

Danilo Ferretti

Sulla base di appunti presi durante la prigionia in Russia, l'autore ricostruisce le fasi di quella terribile esperienza: l'arrivo nel campo di lavoro, dove si ammala e soffre per la fame, il freddo e la nostalgia per la famiglia. Durante l'internamento non trascura l'amore per la lettura e la politica: frequenta un campo-scuola con alcuni soldati e ufficali, per aggiornare le sue conoscenze in vista del suo ritorno in Italia, che avviene nel gennaio 1946.
Estremi cronologici
1945 -1946
Tempo della scrittura
1945 -1946
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Fotocopia originale: 1
Consistenza
pp. 109
Collocazione
DP/Adn2

[...] Ing mein lielster

AA.VV.

Carteggi vari, non collegati tra di loro, acquistati ad un asta su Internet. Comprendono lettere a un soldato scritte in tedesco, cartoline postali e epistolario tra un ufficiale e la moglie lontana, scritto all'inizio della seconda guerra mondiale inoltre documenti vari di un deportato.
Estremi cronologici
1916 -1945
Tempo della scrittura
1916 -1945
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Consistenza
pp.166
Collocazione
E/Adn2

L'altra faccia della storia

Renato Fucini

Arruolato "per senso di dovere e amor di patria" nei "Moschettieri delle Alpi", aderisce alla Repubblica sociale italiana per difendere il territorio dall'invasione degli stranieri. Al termine della guerra viene fatto prigioniero dagli americani e passa centoquaranta giorni nel campo di prigionia di Coltano, soffrendo per la fame e la mancanza di notizie da casa. Anche dopo la liberazione lui e la famiglia sono oggetto di persecuzioni e ingiustizie.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1998
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 44
Collocazione
MG/08