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Diario della vita di Prospero De Pietro

Prospero De Pietro

Maggio 1941: arriva dal distretto militare di Potenza la cartolina di precetto per la chiamata elle armi. Inviato in Sicilia come bersagliere telegrafista assiste alla distruzione del suo Battaglione. Collabora con gli Americani dopo un periodo di prigionia in Algeria. Sbarca in Versilia con la Quinta Armata, con la qualifica di interprete e uomo spalla del Capitano americano. Da lì attraversa la Francia e la Germania fino alla conquista di Berlino: congedato alla fine della guerra torna a casa, dove trova una situazione di sconforto senza fine. Lavora dal 1946 come guardia della polizia penitenziaria.
Estremi cronologici
1941 -1946
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
76 pp.
Collocazione
MG/12

Opuscolo vero e vissuto narrative vere e vissute

Tobia Peracchi

Nel 2000, a settantaquattro anni, l'autore inizia a scrivere le sue memorie che vanno dall'infanzia alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La sua è una famiglia di affittuari che lavorano terre poste sia in pianura che nelle alture bergamasche; per questo il padre e i figli in età da lavoro nei mesi estivi lasciano il paese per lavorare in montagna. Cresce in un clima sereno nonostante le ristrettezze del tempo. Allo scoppio della guerra ha quattordici anni, viene richiamato nel 1944 quando si dà alla macchia aiutando le formazioni partigiane della zona.
Estremi cronologici
1926 -1945
Tempo della scrittura
2000 -2003
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 150
Collocazione
MG/12

La casa che aveva la meridiana

Massimo Rosin

Memoria dell'infanzia e adolescenza dell'autore, trascorsa a Venezia, dove vive la famiglia e dove frequenta le scuole. I ricordi si soffermano soprattutto sulla casa dei nonni contadini a Ponte di Piave, dove trascorre le vacanze e dove impara la bellezza della vita di campagna. Un'altra parentesi felice dell'autore è il periodo in cui fa parte del coro prima parrocchiale poi della Fenice.
Estremi cronologici
1949 -1986
Tempo della scrittura
1994 -2008
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
118 p.
Collocazione
MP/12

Gera

Calogera Sammartino

Terza di sei figli, discendente da una famiglia naviga nel benessere fin quando Benito Mussolini in persona non decide di requisire al nonno paterno dodici navi mercantili, provocando un irrimediabile dissesto finanziario. Un sopruso che indurrà il padre a cercare vendetta privata: ritenendo Mussolini responsabile del disastro dell’economia familiare, decide di ucciderlo. Il proiettile, però, manca il duce e colpisce a morte un generale al suo fianco. L’attentatore si salva dalla cattura solamente dandosi alla latitanza nelle montagne dell’agrigentino, vicino a Burgio. Uomo collerico e prepotente, non ha tuttavia finito di combinare guai e così dopo aver vio...
Estremi cronologici
1956 -2010
Tempo della scrittura
2009 -2010
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 195
Collocazione
MP/12

Mie Carissime Memorie

Teresa Stappo

Teresa entra in collegio a Verona quando ha otto anni, nell'ottobre 1825. Comincia a segnare tutti gli avvenimenti della sua vita e di quella dei familiari in un diario che conclude intorno al 1891. Si sposa con il conte Federico Giuliari nel 1841, ha cinque figli, tre maschi e due femmine. Le femmine si sposano precocemente con giovani nobili, hanno numerosi figli e aborti. Il primogenito Scipione invece ha una carriera prestigiosa: partecipa volontariamente alla lotta d'indipendenza al seguito di Garibaldi e sposa una contessina dalla ricca dote. L'ultimo figlio si distingue per le capacità organizzative, mentre il secondogenito muore non ancora diciottenn...
Estremi cronologici
1825 -1891
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
220 p.
Collocazione
DP/12

Ricordo di un grande amore

Carla Tortorelli , Domenico Valente

Una insegnante elementare e un laureando in Filosofia si conoscono nel febbraio del 1961 e si innamorano. Pur vivendo vicini si scrivono durante il fidanzamento, durato due anni: le lettere proclamano il loro amore e il desiderio di giungere al matrimonio, celebrato nell'aprile del 1963 un mese dopo l'interruzione della corrispondenza.
Estremi cronologici
1961 -1963
Tempo della scrittura
1961 -1963
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 172
Collocazione
E/12

[...] Mio caro Ugo

Albina Biondi , Diletto Manzini

Diletto Manzini nasce nel 1850 a Pelago (Fi); si sposa con Urania Toti e ha da lei una figlia. Rimane vedovo e sposa in seconde nozze Albina Biondi. Con lei nel 1889 emigra in Brasile, lasciando la figlia dodicenne alla cognata e al suocero, per diventare coordinatore di un gruppo di 287 coloni destinati ad una grande "fazenda". Dal Sud America scrivono lettere alla piccola Urania, ricche di informazioni sul modo di vivere nei latifondi brasiliani dell'epoca, sulle coltivazioni e risorse del luogo, sui vari commerci possibili e sulle condizioni di tipo economico, sanitario e politico di quel Paese e degli immigrati a fine 800. Non mancano sentimenti di nosta...
Estremi cronologici
1889 -1899
Tempo della scrittura
1889 -1899
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Allegati
Consistenza
pp. 49
Collocazione
E/13

Memorie, che servono a dilucidare i fatti più importanti della vita Domestica di Giuseppe Co da Prato e della di lui famiglia

Giuseppe da Prato

Spaccato di vita della nobiltà veronese e delle Corti europee nel XVIII secolo. Giuseppe Da Prato descrive la sua famiglia di origine facendo un vivido ritratto dei genitori e narrando alcuni episodi salienti dell'infanzia, come l'esondazione dell'Adige del 1757 e il rischio corso nel brolo della famiglia a Caldiero, la sua educazione e il servizio presso la Paggeria, il rientro in patria dalla Germania, reso doloroso da un amore impossibile per Giosepha, figlia di un barone di Augusta.
Estremi cronologici
1757 -1777
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 20
Collocazione
MP/13

La mia storia

Maria Sofia Fasciotti

L'autrice inizia a scrivere il suo diario nel 1948: ha 24 anni, si è sposata da poco con un conte con il quale condivide origini aristocratiche e insieme al quale si trasferisce a vivere nelle colline torinesi, in una villa con uno splendido giardino. Si lascia alle spalle un’infanzia trascorsa a Roma, dove si è laureata in Lettere Classiche, ma soprattutto una giovinezza segnata da incomprensioni familiari, e da una disparità di trattamenti con la sorella. La pace domestica si interrompe con la nascita e morte del primo figlio, al quale ne seguiranno altri sette. Mentre la famiglia pian piano si allarga, però, si evidenziano le prime crepe causate da una fo...
Estremi cronologici
1948 -1971
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Consistenza
pp. 589
Collocazione
DP/13

Viaggio a ritroso

Fernando Guidi

L'autore, nato in provincia di Pistoia, da adolescente inizia a lavorare in una fabbrica che produce divani. Da allora, è il 1962, inizia a tenere un diario in cui annota quasi quotidianamente e in modo molto sintetico giornate che scorrono monotone tra lavoro e una vita familiare con pochi svaghi, tranne la tv in casa di amici e qualche film. Improvvisamente lascia il lavoro, decidendo di riprendere gli studi alla scuola serale. Dopo il servizio militare frequenta una scuola per infermieri, e si sposa. Nonostante il lavoro e la famiglia, moglie e due figli, continua gli studi fino alla laurea in pedagogia. Va in pensione a 47 anni, si impegna nel volontaria...
Estremi cronologici
1962 -2012
Tempo della scrittura
1962 -2012
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 321
Collocazione
DP/13