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Un giovane fortunato

Pietro David

Memorie del periodo bellico di un giovane rampollo, classe 1925, di una famiglia di sani principi e proprietaria di una segheria in Val di Funes. Episodi e considerazioni personali intercalate a quelle più generali riguardanti la popolazione della zona e il popolo italiano in guerra, la percezione dei cambiamenti della società e la confusione circa le notizie dai vari fronti di guerra. Bolzano, isola felice è deturpata comunque da bombardamenti, lutti, rastrellamenti. Con la fine della guerra la requisizione di tutto il legname stoccato in segheria da parte degli alleati, scopo ricostruzione nazionale; il legname sottopagato e, per la famiglia, il sentore di...
Estremi cronologici
1939 -1946
Tempo della scrittura
2007 -2009
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 285
Collocazione
MP/10

Scarponi americani

Giovanni Gallo

Un tecnico in pensione ricorda l'adolescenza vissuta durante la Seconda Guerra Mondiale a Jesi, tra privazioni di tutti i generi, traumi non solo fisici ma sopratutto psicologici. Il testo racconta la forza della famiglia ed in particolare della madre che riesce a far crescere i suoi figli nonostante la situazione drammatica in cui versa il Paese e il rapporto con il padre militare, quasi inesistente, che viene recuperato quando tutto sarà passato.
Estremi cronologici
1938 -1955
Tempo della scrittura
2006 -2007
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 152
Collocazione
MP/10

[...]Oggi scade il termine

Adele Giorgeri

Appunti giornalieri presi durante il passaggio del fronte a Massa, tra il 1944 e il 1945. L'autrice descrive la paura per lo scoppio delle bombe, i saccheggi, la fame e la mancanza di notizie dei familiari fino alla liberazione.
Estremi cronologici
1944 -1945
Tempo della scrittura
1944 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 18
Collocazione
DG/10

Eravamo italiani

Maria Lafranca

L'autrice ha 16 anni quando con la famiglia raggiunge il padre che lavora in Addis Abeba come costruttore edile. Qui vivono serenamente fino al 1941 quando, in seguito alla guerra, la città viene occupata dagli Inglesi e inizia una feroce ribellione degli indigeni contro gli italiani. Maria, con la madre e il fratello, è costretta a tornare in Italia, a Roma, dove vive ugualmente momenti di tensione per i continui bombardamenti e le efferatezze dell'esercito tedesco. Alla fine della guerra la famiglia può tornare il Sicilia nell'attesa del ritorno del figlio maggiore, ancora prigioniero.
Estremi cronologici
1937 -1945
Tempo della scrittura
1938 -1945
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 47
Collocazione
DP/10

Diario

Paolo Pennica

La storia dell'autore, guardia carceraria in pensione, parte dall'infanzia nell'entroterra siciliano, in quella che fino a dieci anni crede essere la sua famiglia. La giovinezza è segnata dalla guerra in Africa, dall'adesione alla Resistenza e dall'incontro con la madre naturale, proprietaria di un albergo, la conseguente scoperta del nome del padre e delle sue origini benestanti. La maturità è segnata dalle gioie del matrimonio e della paternità, dalle incombenze della carriera intrapresa all'interno delle guardie penitenziarie, fino alla pensione nel 1974.
Estremi cronologici
1920 -1974
Tempo della scrittura
1994 -1995
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 132
Collocazione
MP/10

Diari 1938-1948

Maurizio Pincherle

Diario di un pediatra e docente universitario di famiglia ebrea, residente a Bologna. Nel 1938 inizia ad annotare brevemente gli avvenimenti della sua famiglia forse perchè viene a conoscenza che suo figlio Leo, docente di Fisica, è sospeso dall'insegnamento ed è costretto a rifuguarsi in Svizzera. Nel gennaio del 1940 Maurizio viene espulso dalla Federazione Medica ed inserito negli elenchi dei medici ebrei non autorizzati ad esercitare la professione. Nel settembre del 1943, grazie a documenti falsi, fugge e si rifugia in una casa colonica. Continua la cronaca a tutto campo degli avvenimenti mondiali e delle avanzate degli alleati in Italia e in Europa, de...
Estremi cronologici
1938 -1948
Tempo della scrittura
1938 -1948
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 131
Collocazione
DP/10

La guerra e il senno di poi. Memorie di un ex ragazzo

Claudio Rugarli

Il periodo del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale ripercorso dall'autore, classe 1929, attraverso i pochi ricordi assimilati in famiglia e gli studi effettuati "col senno di poi": l'infanzia a Napoli e il trasferimento nel 1941 a Milano, lo sfollamento, le privazioni alimentari e la consapevolezza della disfatta.
Estremi cronologici
1936 -1947
Tempo della scrittura
2006
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 110
Collocazione
MP/10

[...] Oggi Incomincia

Pietro Sacchini

Il diario di guerra del fante Sacchini, classe 1912, addetto alle vettovaglie del XIX Reggimento Fanteria inviato nel 1941 sul fronte greco-albanese. Pagine contenenti il racconto della faticosa ricerca quotidiana del cibo, le marce tra i dirupi con i muli per raggiungere i compagni impegnati al fronte tra la pioggia e l'implacabile fuoco nemico. Solo dopo 7 mesi di stenti all'aperto l'autore riscopre il tepore di un giaciglio.
Estremi cronologici
1941 -1941
Tempo della scrittura
1941 -1941
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 159
Collocazione
DG/10

Ricordi passati

Gino Schezzi

L'autore, impiegato in pensione, ricorda il periodo dell'infanzia e adolescenza a Milano durante la guerra. Il padre è antifascista e vive da fuoriuscito dopo il licenziamento dalla fabbrica dell'Alfaromeo, mentre la madre è domestica a ore. Un periodo di miseria e privazioni, la cui fine è ricordata con la visita a Piazza Loreto in occasione dell'esposizione dei corpi di Mussolini e della Petacci. Nel dopoguerra la vita delle famiglia torna ad essere normale: nel 1949 trova lavoro prima in una fabbrica di giocattoli e poi come impiegato e nel frattempo dopo essersi sposato riesce a costruirsi una carriera dignitosa che conclude felicemente con la pensione.
Estremi cronologici
1934 -2008
Tempo della scrittura
2008
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 56
Collocazione
MP/10

Mio diario

Manilio Tartarini

Lo spaccato di vita di un "uomo comune", classe 1905, apolitico e apartitico, che nel dopo armistizio si trova a svolgere la delicata professione di Segretario comunale a Calcinaia, con l'incarico di gestire la distribuzione delle scorte alimentari. Manilio affida al suo diario il racconto della sua solitudine, la mancanza della moglie e dei tre figli rifugiati nella sicura campagna umbra a Fabro. Ma annota anche i suoi pensieri di uomo onesto, le angherie dei fascisti della Repubblica di Salò, le pressioni affinchè si iscriva al nuovo partito repubblichino, la negligenza del latitante Podestà, i misfatti dei tedeschi e dei partigiani, e ancora la non avanza...
Estremi cronologici
1943 -1944
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Allegati
Consistenza
pp. 49
Collocazione
DG/10