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Se la vita comincia a 40 anni...

Anna Luisa Tizzanini

Una giovane donna del Casentino affida all'intimità del diario i suoi problemi di lavoro e di rapporti affettivi difficili: i genitori malati, una suocera distante, il marito distratto e una figlia ormai adulta. Una nuova maternità voluta e vissuta con gioia le darà serenità.
Estremi cronologici
2002 -2004
Tempo della scrittura
2002 -2004
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Dattiloscritto: 5
Consistenza
pp. 98
Collocazione
DP/05

Lettere dal cuore

Rosa Edoriani

Il diario sotto forma di lettere ai figli ancora bambini, seguiti da neurospichiatri infantili, per cercare di chiarire a loro e a se stessa i motivi della separazione dal marito violento e infelice.
Estremi cronologici
2003 -2004
Tempo della scrittura
2003 -2004
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 220
Collocazione
DP/05

Quella mazurka

Janina Maciaszek

Una signora ottantenne che vive da molti anni in Liguria ripercorre la sua vita: nata a Varsavia, ha vissuto l'adolescenza durante l'occupazione tedesca della città, è stata prigioniera in Germania dove ha conosciuto il futuro marito italiano col quale viene a vivere in Italia e dal quale ha due figli.
Estremi cronologici
1939 -2004
Tempo della scrittura
2004
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 22
Collocazione
MP/05

Scrivo il diario della mia vita

Giovanni Piazza

A novantatre anni, uno scalpellino lombardo scrive la sua storia di vita: il lavoro in Italia e all'estero fin dagli anni della giovinezza, la partecipazione alla Grande Guerra che si conclude con l'onorificenza di cavaliere di Vittorio Veneto, una serena vita famigliare, la passione per la politica prima, e per la pittura, il gioco delle bocce e quello delle carte, poi.
Estremi cronologici
1896 -1983
Tempo della scrittura
1983
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 8
Fotocopia originale: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 46
Collocazione
MP/05

I miei ricordi

Stefano Carocci

Allo scoppio della guerra lavora come apprendista meccanico in un officina romana. Viene fatto prigioniero e passa quattro anni in India, nei campi di lavoro inglesi, poi in quelli di isolamento perchè considerato criminale e fascista. Da lì viene trasportato in Australia, per lavorare nelle "farm" agricole. Alla fine della guerra ritorna in Italia dove cerca di costruirsi un futuro attraverso molti mestieri, dal fabbro all'idraulico, all'agricoltore. Si sposa e ha quattro figli.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1930-1939
Fine presunta: 1970-1979
Tempo della scrittura
2002 -2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 142
Collocazione
MP/05

[..] Scrivevo nei ritagli di tempo

Mita Riotto

L'emarginazione in fabbrica da parte delle colleghe, a causa della richiesta di riduzione dell'orario di lavoro per poter coltivare meglio i suoi interessi e la vita familiare. Il periodo buio si conclude con la scoperta della futura maternità e la conseguente nascita della primogenita.
Estremi cronologici
2002 -2004
Tempo della scrittura
2004
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 17
Collocazione
MP/05

La mia vita col mandolino

Corrado Celada

La prima parte della vita di un genovese ottantenne che, fin dall'infanzia, è accompagnato dal suo inseparabile mandolino. Sarà prigioniero dei tedeschi in Polonia e in Russia e, dopo la fine della guerra, emigrerà in Argentina dove si afferma come musicista. Al ritorno in Italia insegnerà musica in una scuola di Ferrara.
Estremi cronologici
1925 -1953
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 60
Collocazione
MP/05

Conclusioni provvisorie

Giuliana Malaguzzi

Trent'anni nella vita di un'insegnante che ricorda l'infanzia durante la guerra, le molte case in cui vive e il lutto per la perdita della madre. Il bisogno d'amore e la solitudine sofferta in famiglia, la conducono a un matrimonio con poca convinzione che la porterà poi al divorzio. Un lungo periodo di trasferimento negli Stati Uniti è caratterizzato dal lavoro come insegnante di italiano nelle università americane.
Estremi cronologici
1940 -1973
Tempo della scrittura
Inzio: 1961
Fine presunta: 1990-1999
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 562
Collocazione
MP/05

I miei primi cento anni

Maria Buonavista

Una vita lunga un secolo raccontata da una centenaria nata poverissima, con un handicap grave e in una famiglia dove abbondanti erano solo i figli. Miseria, malattie, lutti, le due guerre del Novecento e i tragici dopoguerra; tutto è superato dall'arte di arrangiarsi dell'autrice che, tra mille lavori, dalla mondina alla ricamatrice, alla parrucchiera, è dovuta crescere in fretta, sopportando una lunghissima dura esistenza, a cui ora guarda con serenità.
Estremi cronologici
1906 -2003
Tempo della scrittura
1986 -2003
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Diario
riflessioni
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 8
Fotocopia originale: 3
Allegati
Consistenza
pp. 152
Collocazione
MP/05

Una vita per errore

Gaspare Clemenza

Un siciliano con la passione della scrittura, passa l'infanzia e la giovinezza tra la Sicilia e il "continente" anche a causa del lavoro di finanziere del padre dal quale si sente detestato. Poco più che ventenne lascia la famiglia, si stabilisce a Genova dove a fatica trova lavoro e si sposa. Il matrimonio è un fallimento nonostante la nascita di due figli.
Estremi cronologici
1930 -2004
Tempo della scrittura
2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 22
Collocazione
MP/05