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In prigionia a Benjaminovo in terra polacca e a Sandbostel (Bremervörde) in terra tedesca

Jacopo Barbi

Un militare, fatto prigioniero dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, viene internato nei campi del Reich, dove resta fino alla fine del conflitto. Malato, una volta libero non viene rimpatriato a causa delle gravi condizioni di salute e muore in Germania nell'estate del '45.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Trascrizione a mano: 2
Allegati
Consistenza
159 p.
Collocazione
DG/Adn2

[...] Il 29 marzo

Guido Pieretti

Il diario di un tenente marchigiano del Regio Esercito, riordinato dopo la sua morte dalle figlie, si compone di tre periodi. Il primo è annotato su due block notes e si svolge dall'aprile del 1940 al febbraio del 1941: l'autore descrive attraverso annotazioni giornaliere il richiamo alle armi e il periodo di permanenza in Albania, precedente gli avvenimenti in Grecia. Il secondo periodo, dall'8 settembre al 2 ottobre 1943, è annotato su fogli protocollo e racconta il lungo viaggio in treno dalla baia di Navarino alla soglia del primo lager, quello di Beniaminow, in Polonia. Successivamente viene trasferito a Sandbostel e WIetzendorf in Germania. Il terzo p...
Estremi cronologici
1940 -1945
Tempo della scrittura
1940 -1942
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
211 p.
Collocazione
MG/17

Diario di prigionia

Arturo Trevisan

Un ufficiale in servizio in Croazia l'8 settembre 1943 affida a un diario il racconto della sua esperienza di internato militare. Fatto prigioniero dai tedeschi, viene deportato nei campi del Terzo Reich poco tempo dopo l'armistizio e la sua permanenza in Germania si protrae fino all'estate del 1945, quando è finalmente rimpatriato. Nei durissimi mesi di internamento grandi sono le sofferenze patite, dalla fame al freddo ai problemi di salute, mentre lo confortano la profonda fede e le relazioni di amicizia e condivisione che si sviluppano all'interno dei campi.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
316 p.
Collocazione
DG/20

[...] Carissima Mirella

Iole Bonavita , Federico Leo Mathieu , AA.VV.

La corrispondenza - principalmente con la madre - di un militare forlivese che durante la Seconda guerra mondiale è in servizio nella penisola balcanica, dove viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l'armistizio e internato in Polonia. Entrato a far parte dell'esercito repubblicano, completa l'addestramento e rientra in Italia. Preso prigioniero dagli alleati, è deportato in Algeria. Al termine del conflitto deve attendere quasi un anno per tornare libero: al rientro dall'Africa nel febbraio del 1946 è trattenuto altri due mesi in un campo di prigionia in Puglia prima di poter fare ritorno a casa.
Estremi cronologici
1940 -1946
Tempo della scrittura
1940 -1946
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Allegati
Consistenza
241 p.
Collocazione
E/22

Diario e pensieri di prigionia

Mario Neyroz

Un ufficiale bolognese viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Internato prima in Polonia e poi in Germania, cambia diversi campi di prigionia, rifiutando sempre l'adesione alla Repubblica Sociale Italiana. Nei quasi due anni di privazioni, fame, freddo, grande è la nostalgia per i propri cari, ai quali rivolge continuamente il proprio pensiero. Compagno di prigionia di Giovannino Guareschi, viene rimpatriato nel settembre del 1945. Nonostante i rigidissimi controlli effettuati nei campi, riesce con alcuni compagni a nascondere una radio, beffando così i tedeschi fino al momento della loro sconfitta.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
90 p.
Collocazione
DG/22