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Io cantastorie: libertà vo' cercando

Severina Rossi

L'autrice, quinta figlia di un'ex filatrice e di un cantoniere, descrive infanzia e giovinezza nelle campagne della provincia di Cremona. Per aiutare la famiglia in quel periodo di ristrettezze economiche impara il mestiere di sartina, mentre studia di notte e di nascosto. Allo scoppio della guerra le condizioni di vita della popolazione peggiorano, i tedeschi seminano il terrore, come gli squadristi che arrivano a "mettere ordine". Chi non aderisce al Partito non trova lavoro, o viene licenziato. Contraria a questo regime si mette in contatto con alcuni socialisti del Comitato di Liberazione Nazionale ed entra nella Resistenza. Incarcerata dopo un rastrella...
Estremi cronologici
1920 -1945
Tempo della scrittura
1988 -1989
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Consistenza
pp. 132
Collocazione
MG/94

Il fuggitivo

Rino Esposito

La memoria di un pensionato che conosce il padre, medico, soltanto da adolescente: l'uomo, emigrato in America dopo che la madre del giovane gli ha sparato, rientra in Italia con la figlia avuta dal suo matrimonio americano per riconoscere il primogenito, ora orfano di madre. Dopo l'iniziale diffidenza e le atrocità della guerra, finalmente una vera famiglia.
Estremi cronologici
1932 -1943
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 151
Collocazione
MP/Adn2

[...] E' sempre prigione

Annibale Barili

Il passaggio dall'infanzia alla maturità, nella memoria di un ex insegnante: dopo anni di precariato, la scelta di lavorare a Bibbione, istituto penitenziario pilota nella sperimentazione della riforma carceraria. L'incontro con i detenuti, gli scioperi contro la crescente disoccupazione e i sacrifici per raggiungere la stabilità economica, sono lo sfondo su cui l'autore matura la propria coscienza politica.
Estremi cronologici
1928 -1968
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 247
Collocazione
MP/Adn2

[...] Carissima famiglia,

Raffaele Favero

Attraverso lettere ai genitori e alla sorella, un giovane milanese, interessato alle culture orientali, racconta i propri spostamenti in vari stati asiatici e le esperienze di confronto con altre religioni, fino alla propria conversione all'islamismo. Nel 1974 si sposa con una giovane australiana e con lei si trasferisce in Australia dove nascono tre figli. L'invasione dell'Afghanistan da parte dell'Unione Sovietica lo riporta a fianco dei mujahiddin a filmare la loro resistenza. L'ultima lettera precede di tre mesi la sua morte sotto un carro armato.
Estremi cronologici
1967 -1983
Tempo della scrittura
1967 -1983
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 7
Formato Digitale: 1
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Fotografie
Consistenza
pp. 146
Collocazione
E/05

Note e riflessioni sui miei anni di vita militare e di lotta clandestina

Riccardo Richiardi

I ricordi di un ufficiale dell'esercito iniziano con il racconto degli ultimi anni dell'Accademia militare di Modena, con l'invio sul fronte occidentale, con la campagna d'Albania e il ritorno in patria. La sua lotta di liberazione, l'arresto da parte dei nazifascisti, l'incarceramento e poi l'internamento nel campo di concentramento di Bolzano. L'evasione dal campo, il rientro a casa, la ripresa della lotta clandestina fino alla liberazione ed il rientro nel servizio permanente effettivo.
Estremi cronologici
1934 -1945
Tempo della scrittura
2000 -2003
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 89
Collocazione
MG/05

Breve storia di un "mancato guerriero"

Mario Eugenio Ferlito

Senza avere sparato un colpo, partecipa alla resa dell'esercito italiano in Tunisia nel 1943. Prigioniero degli inglesi prima in Algeria poi nel Regno Unito, affresca la chiesa del Campo 70 nel Galles dove rimane fino al 1946. Negli anni Settanta gli ex prigionieri iniziano a ritrovarsi in raduni annuali. Torneranno nel Galles invitati e festeggiati: Mario è diventato famoso per gli affreschi della chiesa che ora è chiamato a completare.
Estremi cronologici
Inzio: 1942
Fine presunta: 1970-1979
Tempo della scrittura
2002 -2004
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 213
Collocazione
MG/05

[...] Un soldato tedesco

Athe Gracci

Un viaggio attraverso la memoria, nei racconti di un'ex insegnante livornese: la guerra, con i suoi orrori, è lo spunto per riflettere sul senso di smarrimento umano di ieri e di oggi. L'insegnamento, poi il volontariato nel carcere di Pisa, le hanno permesso di conoscere giovani di ogni età e di entrare in contatto con le loro diverse solitudini.
Estremi cronologici
1943 -2001
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 56
Collocazione
MP/Adn2

La mia guerra

Emma Lia Pieri Calì

Dopo l'infanzia segnata dalla prematura perdita del padre, si trasferisce a Venezia dagli zii materni: nella memoria di un'anziana palermitana, gli anni formativi delle scuole superiori, dell'impegno nella Federazione fascista e del lavoro presso il quartier generale della Repubblica di Salò. A guerra finita sei mesi di carcere, poi il rientro in Sicilia per aiutare la famiglia, prima di crearne una propria.
Estremi cronologici
1935 -1954
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 36
Collocazione
MG/Adn2

Due, tre cose che so di lui

Giovanni Corradini

Un insegnante toscano, autore di numerose pubblicazioni, affronta la ricostruzione autobiografica della sua vita, dalla quale emerge il complesso rapporto con la madre. Frequenta l'università negli anni della contestazione, conosce molti amori, lavora a lungo nell'insegnamento coltivando anche la passione per il cinema e il teatro.
Estremi cronologici
1945 -2005
Tempo della scrittura
2003 -2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 30
Collocazione
MP/06

235 giorni di carcere

Giulia Capuani , Valentino Fabbri

Dal 30 aprile al 27 dicembre 1945 Valentino scrive alla moglie dal carcere di Milano, in cui è detenuto per il suo passato di segretario politico del fascio. Trasferito a Bergamo, consapevole di non aver commesso crimini, soffre per la separazione dalla famiglia e per la lunga attesa della risoluzione del suo procedimento penale. Giulia, che ha dato alla luce il loro quinto figlio, gli è vicina con parole d'amore e d'incoraggiamento.
Estremi cronologici
1945
Tempo della scrittura
1945
Tipologia testuale
Epistolario
Tipologia secondaria
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 8
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 118
Collocazione
E/06