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Diario della vita di Prospero De Pietro

Prospero De Pietro

Maggio 1941: arriva dal distretto militare di Potenza la cartolina di precetto per la chiamata elle armi. Inviato in Sicilia come bersagliere telegrafista assiste alla distruzione del suo Battaglione. Collabora con gli Americani dopo un periodo di prigionia in Algeria. Sbarca in Versilia con la Quinta Armata, con la qualifica di interprete e uomo spalla del Capitano americano. Da lì attraversa la Francia e la Germania fino alla conquista di Berlino: congedato alla fine della guerra torna a casa, dove trova una situazione di sconforto senza fine. Lavora dal 1946 come guardia della polizia penitenziaria.
Estremi cronologici
1941 -1946
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
76 pp.
Collocazione
MG/12

[...] Inizio questo mio

Giacinto Mario Guala

Un giovane ufficiale è testimone dello sbandamento dell'esercito italiano nel Montenegro dopo l'8 settembre '43. Il pensiero per la famiglia lo fa desistere dall'idea di unirsi alle formazioni partigiane fra le montagne, ma rifiuta anche quella di combattere con i tedeschi preferendo la prigionia in Germania. Il diario termina il 29 giugno 1945 con la notizia dell'imminente partenza per l'Italia.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Formato Digitale: 1
Allegati
Consistenza
pp. 73
Collocazione
DG/12

Diario della mia vita nel frattempo del volontariato in Africa Orientale

Umberto Guidarelli

Un giovane padre romani parte volontario per la spedizione coloniale dal 1935 al 1937 in Africa. Lì soffre gli stenti della guerra col pensiero sempre rivolto al "Duce creatore di questi figli pieni di fede" e a suo figlio ancora piccolo. Fa parte della Divisione Tevere, plotone chimico. Sbarcati in Somalia penetrano in Etiopia dove si scontrano con le popolazioni locali, facendo uso anche di armi chimiche. Descrive il periodo di sottomissione del territorio fino al rimpatrio in Italia.
Estremi cronologici
1935 -1937
Tempo della scrittura
1936 -1937
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Formato Digitale: 1
Originale autografo: 1
Fotografie
Consistenza
pp. 37
Collocazione
MG/12

Ricordi della mia vita

Giacinto Laforenza

Memoria dell'infanzia e adolescenza di un vigile urbano pugliese in pensione. Secondo di sei figli di un contadino lavora fin da piccolo nei campi e come trasportatore di pietre. Nel 1940 la dichiarazione di guerra e l'iscrizione alla scuola per operai all'arsenale di Taranto, a seguire una breve e deludente esperienza come volontario sottufficiale a Fiume. Ritorna al lavoro dei campi, in corrispondenza dello sconvolgimento dell'8 settembre 1943. Il fascismo pretende la consegna dei raccolti a fronte dei risicati approvvigionamenti da tessera annonaria, così si cerca di nasconderli per meglio sfamarsi. Intanto il fronte avanza e il territorio è diviso fra in...
Estremi cronologici
1930 -1950
Tempo della scrittura
1990 -1999
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
49 p.
Collocazione
MP/12

Ricordi della mia vita

Gino Manganelli

L'autore è nato a Gubbio nel 1888, dove si diploma come geometra. Lavora come tale fino a che si arruola come volontario e parte per la Prima Guerra Mondiale. E' impiegato a preparare strade, piste e ponti per i rifornimenti e il passaggio delle truppe. Alla fine della guerra rientra a Gubbio, impiegato all'ufficio tecnico comunale. Aderisce al Futurismo e fervente sostenitore di Mussolini, che conosce pure di persona tramite la governante, partecipa alla Marcia su Roma, che descrive minuziosamente. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nonostante l'età, si arruola e viene mandato nel fronte francese e poi greco albanese. Si ammala due volte di malari...
Estremi cronologici
1888 -1943
Tempo della scrittura
1960 -1969
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
51 pp.
Collocazione
MG/12

Vento a raffiche

Giuseppe Mataluno

L'autore fa partire i ricordi dal 1941, quando, dopo aver assistito all'attacco dell'aviazione inglese verso la flotta italiana nel porto di Taranto, parte per l'Accademia navale di Livorno. Segue l'addestramento sull' A.Vespucci a Fiume, dove avviene anche una gita a bordo del transatlantico "Rex" nella vicina Trieste. Altre esercitazioni avvengono fra Zara e Lussino, per poi tornare a Livorno. Con l'avvento della guerra i cadetti si spostano in montagna, a Colle Isarco, sul Brennero. Durante un viaggio in treno per una licenza incappa nel bombardamento di Roma. La sede dell'Accademia intanto viene spostata a Venezia, dove passa il 25 luglio e l'8 settembr...
Estremi cronologici
1941 -1944
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
56 p.
Collocazione
MG/12

[...] Mia cara sorella

Emilio Pagliai , Giacinto Pagliai

Due giovani toscani, arruolati nel 1913 e inviati sul fronte trentino nella Prima guerra mondiale, tengono un legame famigliare molto saldo attraverso la scrittura di lettere alla sorella Zelmira, che risponde con affetto a entrambi dando loro continue notizie di casa. Come passaggio di un testimone Emilio scrive alla sorella fino al 1915, comunicando il suo trasferimento in Libia, mentre Giacinto dal giugno 1916 fino al 1918 scrive puntuali resoconti dalle zone di guerra, compresa l'Albania, senza mai parlare della vita militare. Emergono le varie vicende famigliari, con al centro la morte del padre e l'ansia per la madre sola rimasta con il figlio piccolo....
Estremi cronologici
1913 -1918
Tempo della scrittura
1913 -1918
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 32
Collocazione
E/12

La mia vita in Germania

Angelo Remorini

Un giovane militare di stanza in Grecia viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 e deportato in diversi campi di concentramento. Costretto al lavoro forzato prima in una fabbrica di armi e in una polveriera viene poi inviato a lavorare al secondo sistema difensivo della Linea Sigrifido. Ferito durante un bombardamento aereo subisce gravi lesioni alla mascella sinistra che lo costringono a diversi mesi di cure nella Kiefer Klinik di Heidelberg. Il testo si chiude con i testi di alcune canzoni e ballate, accompagnati dai nomi di alcuni dei compagni di prigionia.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1945
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Fotografie
Consistenza
31 p.
Collocazione
DG/12

Sommario dal giorno della mia mobilitazione alla vita di prigionia al giorno del rientro in patria

Antonio Stefano

L'autore è un carabiniere che nel 1940 si trova in servizio in un paesino del Molise. Prima della dichiarazione di guerra viene mobilitato e mandato in Africa Settentrionale dove trascorre mesi di relativa tranquillità, fino all'attacco degli Inglesi avvenuto in dicembre. Fatto prigioniero viene deportato in vari campi di concentramento in Egitto, poi nel settembre 1941 a Durban in Sudafrica dove rimane fino al novembre 1946, data del rimpatrio.
Estremi cronologici
1940 -1946
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 17
Collocazione
MG/12

Diario

Dorino Ziliani

L'autore nel maggio del 1943 scrive il diario della ritirata dal Fronte Russo. Annota gli spostamenti, la fame, il freddo, la mancanza di mezzi di trasporto, i bombardamenti e la fortuna di trovare opportuni ricoveri che l'hanno mantenuto in vita. Mesi trascorsi in condizioni di estremo disagio, percorrendo lunghi tragitti a piedi o in convogli strapieni di militari, stanco e malnutrito. Il 6 maggio del 1943 finalmente varca il confine italiano.
Estremi cronologici
1942 -1943
Tempo della scrittura
1942 -1943
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 37
Collocazione
DG/12