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Memorie di un prigioniero di guerra in Russia

Giovanni Teofilo Trombini

L'esperienza bellica dell'autore, classe 1922, milanese di adozione e militare di leva a Foggia, inviato come artigliere della VIII armata alla volta della Russia. Attraverso le sue memorie racconta il viaggio interminabile, l'incontro con le popolazioni del posto e lo stanziamento nelle buche interrate nei pressi del Don, in condizioni disumane tra gelo, fame, pidocchi. Il 16 dicembre 1942 l'inizio del calvario: l'attacco, l'accertamento, la ritirata culminata con la cattura e l'internamento nel campo di prigionia 165. Giorni di privazioni, tra compagni morti da occultare per poterne sfruttare le razioni di cibo. Con la ripresa fisica il trasferimento tra i...
Estremi cronologici
1942 -1949
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 126
Collocazione
MP/10

Diario

Ruggero Da Ros

Un soldato di Pordenone, arruolato a Firenze, viene arrestato con altri commiltoni dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943, e condotto prigioniero in Germania, dove lavora in una fabbrica di locomotive. Racconta le atrocità, gli stenti e i soprusi subiti di quel periodo, anche da parte di altri italiani. Il 27 luglio del 1944 molti di loro vengono considerati civili e l'autore da una memoria di questo periodo, poi ritorna a scrivere le pagine del diario nell'attesa che arrivino i Russi a liberarlo. Dopo altri mesi di attesa nei campi di prigionia è ricondotto in Italia.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Allegati
Consistenza
pp. 331
Collocazione
DG/11

Diario personale

Roberto Ferrari

Un soldato bolognese, infermiere, viene catturato dopo l'8 settembre 1943 e deportato in Germania, a Meppen. Dopo il rifiuto di servire la nuova Repubblica di Mussolini viene trasferito nel lager internazionale di Hagen. Da allora scrive il diario della prigionia, tra fame freddo e malattie, fino alla Liberazione e rientro in Italia nell'estate del 1945.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1975
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 38
Collocazione
DG/11

Le mie memorie dalla Siberia alla Cina

Antonio Savoi

Nato nel 1889 in Provincia di Trento, lavora fino ai ventuno anni nel ramo alberghiero: a quell'età viene chiamato a prestare servizio nelle file dell'esercito austriaco. Alla fine della leva viaggia in Europa per imparare le lingue e perfezionare la sua professione, ma quando scoppia la Prima Guerra Mondiale viene richiamato al Comando Militare di Trento. Arruolato come cuoco, viene inviato al Fronte Russo dove combatte in prima linea nelle trincee. Per evitare i soprusi si fa catturare dai cosacchi, che gli danno la possibilità di tornare in Italia e di combattere contro l'Austria ma non accetta per paura delle ritorsioni verso la famiglia: viene trasferit...
Estremi cronologici
1905 -1957
Tempo della scrittura
1968
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Allegati
Fotografie
Consistenza
pp. 30
Collocazione
MP/11

Breve favola della pomeriana

Giuseppe Zorzi

Un ufficiale veneziano viene catturato dai tedeschi e condotto prima in Ucraina e poi in Pomerania, dove nel marzo 1945 viene liberato dai russi. Con cinque suoi compagni inizia prima un percorso a piedi, attraverso il paese devastato e con la popolazione in fuga, e poi in treno fino ad un campo di concentramento di prigionieri in Ucraina. Da qui, nel settembre dello stesso anno, ripartirà per l'Italia.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 184
Collocazione
MG/11

Quaderno per Diario

Benigno Dante Piantoni

Prigioniero dei tedeschi subito dopo l'8 settembre 1943 un caporal maggiore supera la durezza del lavoro forzato, con un notevole spirito di sopravvivenza. Un anno in cui ha combattuto "con picco e badile" proprio nella Normandia dove assiste allo sbarco alleato nel giugno 1944. Tentata la fuga con altri due commilitoni, sopravvive nascosto nei boschi per alcune settimane, sino a quando - senza viveri e sotto i continui bombardamenti inglesi - è di nuovo catturato dai tedeschi in ritirata.
Estremi cronologici
1943 -1944
Tempo della scrittura
1946
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Formato Digitale: 1
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 30
Collocazione
MP/12

Diario di un internato

Bassano Porro

Nel settembre 1943 l'autore abbandona l'Italia insieme ad altri tre compagni, rifugiandosi in Svizzera per evitare di essere catturato dai tedeschi e finire in campi di concentramento. Dopo alcuni spostamenti nel Canton Grigione arrivano a Roggwil dove vengono accolti come internati. Si trovano bene poiché godono di una certa libertà; lavorano volontariamente da contadini nei dintorni, guadagnando qualche cosa in più oltre alla decade che gli viene corrisposta. Ma il pensiero della famiglia lontana, di cui ha rare notizie e la nostalgia che aumenta di giorno in giorno inducono Bassano a partire per tornare in Italia nel febbraio del 1944, lasciando i due ami...
Estremi cronologici
1943 -1944
Tempo della scrittura
1943 -1944
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 30
Collocazione
DG/12

Il mio diario di prigionia

Egidio Bertazzo

Due anni in Germania raccontati attraverso le pagine del diario di un soldato veneto deportato dopo l'8 settembre 1943. Dall'agosto del 1944 viene dichiarato, insieme ai suoi compagni di sventura, "libero lavoratore" e obbligato al lavoro nel territorio del Reich per tutto il tempo della guerra. Descrive anche le difficoltà del rimpatrio nel giugno e luglio del 1945, con una fuga prima nascosto tra i boschi e poi nei vagoni dei treni.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
60 p.
Collocazione
DG/ADN2

Il reticolato (1943-45)

Silla Giovanni Parapini

Un ufficiale di carriera a 22 anni chiede di essere portato al fronte nei Balcani. Appena arrivato in Grecia è colto dai fatti dell'8 settembre, fatto prigioniero e condotto in vari campi in Polonia e in Germania. Dopo 24 mesi di prigionia durissima accetta di lavorare per non morire di TBC. La liberazione avviene dopo una fuga con altri colleghi. Lo attendono altri due messi di lavoro in una fattoria tedesca prima di rientrare in Italia. Tiene un primo diario ma gli viene sequestrato dai tedeschi, dal marzo 1944 compila questo dove aggiunge un racconto sintetico di quello del primo periodo.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Fotocopia originale: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
48 p.
Collocazione
DG/14

La profuga

Rosalia Chessa

Un'impiegata alla rai di Cagliari in pensione scrive una memoria della sua infanzia in Francia negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Racconta la vita felice e dignitosa in un piccolo paese vicino a Tolone dove il padre lavora alle dipendenze di un ricco proprietario. Dopo la dichiarazione di guerra dell'Italia alla Francia la situazione precipita con l'arresto del padre, l'emarginazione e l'ostilità della popolazione. La famiglia decide di tornare in Sardegna e di ricominciare una vita di lavoro nel paese della madre.
Estremi cronologici
1940 -1950
Tempo della scrittura
2010 -2012
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Formato Digitale: 1
Dattiloscritto: 2
Allegati
Fotografie
Consistenza
45 p.
Collocazione
MP/14