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Il bastian contrario

Liana Soligo

Attraverso dei flash ricavati dalle sue memorie l'autrice presenta la sua vita di bambina timida e insicura: per trovare una sua autonomia lascia la casa in cui è cresciuta e i genitori per trasferirsi in una città dove svolge il lavoro di insegnante. Riflette sul passato per capire le sue fragilità.
Estremi cronologici
1944 -2003
Tempo della scrittura
2007
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Consistenza
145 p.
Collocazione
MP/17

[...] Il mio diario giornaliero

Olga Mefalopulos

Olga è una ragazza di 16 anni nel 1942, nata a Tripoli in Libia in una famiglia di origine greca. La Libia, colonia italiana che nel 1942 è terreno di conquista delle truppe Alleate in azione nel Nord Africa. La Grecia, che nel 1942 è sotto l'occupazione italiana. Due fattori che determinano la scelta del regime fascista di internare, in Italia, i civili greci residenti sul suolo libico. In 120 vengono destinati al più grande campo di concentramento costruito nella Penisola, quello di Ferramonti di Tarsia in provincia di Cosenza. La reclusione provoca sofferenze, ma Olga riesce a costruirsi una quotidianità apparentemente normale, fatta di amicizie e amori,...
Estremi cronologici
1942 -1943
Tempo della scrittura
1942 -1943
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
40 p.
Collocazione
DG/17

Prima che me ne dimentichi

Umberto Colle

Uomo colto, prende spunto da una sopravvenuta corrispondenza con un amico d'infanzia per ripercorrere i ricordi della sua infanzia e del suo vissuto filtrati dalle sue esperienze e dalla sua poesia.
Tempo della scrittura
2007 -2008
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Consistenza
1539 p.
Collocazione
MP/Adn2

[...] 9 novembre - 31 dicembre 1941

Giuliana Cianfrini , Gioacchino Raspini

Un giudice del Tribunale di Misurata (Libia) scrive alla moglie rientrata in Italia con le due bambine piccole nel novembre del 1941. Nell'arco di poco più di un anno si scrivono 440 lettere per raccontarsi le loro giornate, le loro speranze, e la paura per il futuro incerto. Nel dicembre del 1942 lui otterrà una licenza e rientrerà in Italia con la speranza reciproca di ritornare nell'amata Libia
Estremi cronologici
1941 -1942
Tempo della scrittura
1941 -1942
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Formato Digitale: 1
Allegati
Consistenza
515 p.
Collocazione
E/17

[...] Mi presento

AA.VV.

Elaborati scolastici, contenenti elementi autobiografici, degli alunni di una Scuola media della provincia di Arezzo.
Estremi cronologici
2012 -2013
Tempo della scrittura
2012 -2013
Tipologia testuale
Elaborato scolastico
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Allegati
Consistenza
433 p.
Collocazione
A/Adn2

Mi ha salvato il cinema. Ricordi di un'infanzia felice a Casaleone

Roberto Alberti

L'autore scrive una memoria degli anni della sua infanzia, vissuta a cavallo tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e il dopoguerra. Il racconto è suddiviso in brevi capitoli e disseminato di aneddoti. Le sagre, i matrimoni, la religiosità e la voglia di evasione, la passione per il cinema e il racconto della vita nell'Italia rurale e contadina tra la spezzatura del maiale e la vendemmia, con una convinzione: il cinema lo ha salvato dall'indottrinamento religioso e non solo.
Estremi cronologici
1939 -1958
Tempo della scrittura
2017
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
97 p.
Collocazione
MP/18

Ora che la nostra età non è più verde

Antonio Mitrano

Partendo dai ricordi dell'infanzia, prima a Brindisi e poi a Roma, l'autore descrive la povertà di quegli anni, l'ambiente, le abitudini di vita, le feste, le tradizioni popolari. Racconta il lavoro di cameriere, descrivendo le soddisfazioni e la conoscenza di personaggi illustri. Narra poi l'esperienza drammatica della guerra, da militare, gli spostamenti, gli stenti, l'8 settembre, fino al tragico evento del bombardamento a Verona nel 1944 del treno in cui si trovava insieme ad altri militari, direzione Germania. Salvatosi miracolosamente insieme ad altri compagni fugge e si rifugia a Venezia. Lì rimane nascosto in casa di una famiglia, e lì conosce la don...
Estremi cronologici
1924 -2015
Tempo della scrittura
2014 -2015
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
97 p.
Collocazione
MP/18

Il suo nome era Carlo. Lettere a mio padre

Carlo Bonzanino , Carlo Giuseppe Domenico Bonzanino

Raccolta di lettere scritte da un soldato del reparto guastatori tra l'aprile e il dicembre 1942, nelle quali l'autore racconta la vita militare di tutti i giorni trascorsa in varie caserme sparse in tutta Italia, paese in guerra. Dalla corrispondenza emergono i profondi legami familiari con il padre e il fratello, l'attaccamento accresciuto dalla perdita della madre, oltre alla cronaca della vita prevalentemente noiosa della caserma, animata solamente da qualche relazione amorosa e da piccoli riconoscimenti personali ricevuti dall'ambiente militare. Le lettere acquistano un valore emotivo e una valenza storica a ridosso dell'episodio che conduce alla morte...
Estremi cronologici
1942
Tempo della scrittura
2015 -2017
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
129 p.
Collocazione
E/18

Ricordi del periodo di permanenza in Somalia in pace e in guerra

Giuseppe Fazio

Un militare in pensione scrive una memoria del periodo trascorso in Somalia e la sua prigionia in vari campi inglesi dal 1936 al 1946, anno del rimpatrio. Racconta gli attacchi dei ribelli e la sconfitta dell'esercito italiano. Descrive la prigionia in Kenya e poi in Inghilterra e il trattamento di favore, poiché era anche pittore, ricevuto lì.
Estremi cronologici
1936 -1946
Tempo della scrittura
1980 -1995
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Allegati
Consistenza
38 p.
Collocazione
DG/18

Una vita perchè

Daniela Igliozzi

Un'attrice romana, alla morte del padre, entra nella casa vuota e trova una scatola con tutti i ricordi della madre: lettere, quaderni, foto, ritagli di giornale (lei frequentava i ragazzi di Via Panisperna). Tutti si riferiscono ai fratelli maschi, ma non a lei, che dopo il successo in televisione si perde in una relazione con un uomo che poi lascia dopo nove anni. Va ad abitare vicino alla casa del padre per stargli vicino. I rapporti familiari sono sempre stati lacerati e pieni di malintesi, solo con il riordino dei ricordi di famiglia si riconcilia con se stessa e con la madre. Per raccontare la sua storia sceglie un nome di fantasia.
Estremi cronologici
1943 -2002
Tempo della scrittura
2002 -2009
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
251 p.
Collocazione
MP/18