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Viaggio in "500" sulle rive dell'Arno a cinque anni dall'alluvione

Enrico Francesco Lorenzetti

A cinque anni dall'alluvione del 4 novembre 1966 un giornalista intraprende un viaggio in 500 lungo le rive dell'Arno per raccogliere le testimonianze della gente del luogo, osservare e memorizzare le varie situazioni economiche e sociali. Attraverso il suo racconto coglie con spirito critico le devastazioni ecologiche e ambientali operate da gestioni indirizzate soprattutto al profitto.
Estremi cronologici
1971
Tempo della scrittura
1970 -1971
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Allegati
Consistenza
pp. 40
Collocazione
DV/12

Ricordi della mia vita

Gino Manganelli

L'autore è nato a Gubbio nel 1888, dove si diploma come geometra. Lavora come tale fino a che si arruola come volontario e parte per la Prima Guerra Mondiale. E' impiegato a preparare strade, piste e ponti per i rifornimenti e il passaggio delle truppe. Alla fine della guerra rientra a Gubbio, impiegato all'ufficio tecnico comunale. Aderisce al Futurismo e fervente sostenitore di Mussolini, che conosce pure di persona tramite la governante, partecipa alla Marcia su Roma, che descrive minuziosamente. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nonostante l'età, si arruola e viene mandato nel fronte francese e poi greco albanese. Si ammala due volte di malari...
Estremi cronologici
1888 -1943
Tempo della scrittura
1960 -1969
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
51 pp.
Collocazione
MG/12

Diario

Nicola Marcolungo

Il testo si compone di 5 quaderni. I primi quattro sono una raccolta organizzata di appunti presi nei momenti stessi in cui i fatti avvenivano e lettere raccolte e ritrovate successivamente dalla moglie. L'autore è un operaio veneto, trasferito in Piemonte e precettato per i campi di lavoro in Germania. Parte il 28 luglio 1942 e la meta è il lager di Valsen dove è costretto a lavorare in una miniera di carbone. Il 9 di settembre 1943, dopo l'armistizio, gli viene comunicato che da lavoratore è diventato prigioniero e contestualmente gli viene proposto di aderire alla RSI. Rifiuta: da quel momento lavora alle dipendenze dell'esercito tedesco, incaricato alla...
Estremi cronologici
1926 -1950
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
lettere
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
461 p.
Collocazione
DG/12

Vento a raffiche

Giuseppe Mataluno

L'autore fa partire i ricordi dal 1941, quando, dopo aver assistito all'attacco dell'aviazione inglese verso la flotta italiana nel porto di Taranto, parte per l'Accademia navale di Livorno. Segue l'addestramento sull' A.Vespucci a Fiume, dove avviene anche una gita a bordo del transatlantico "Rex" nella vicina Trieste. Altre esercitazioni avvengono fra Zara e Lussino, per poi tornare a Livorno. Con l'avvento della guerra i cadetti si spostano in montagna, a Colle Isarco, sul Brennero. Durante un viaggio in treno per una licenza incappa nel bombardamento di Roma. La sede dell'Accademia intanto viene spostata a Venezia, dove passa il 25 luglio e l'8 settembr...
Estremi cronologici
1941 -1944
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
56 p.
Collocazione
MG/12

Io alzo gli occhi verso i monti, donde mi verrà il soccorso...

Paolo Meloni

Diario di un viaggio in Zimbawe effettuato da un pensionato sardo, ex commerciante, che parte assieme ad altri volontari della Chiesa Battista per realizzare una sartoria ad Harare. Lo scopo del progetto Tabitha è quello di dare lavoro a 20 vedove del luogo. L'autore racconta le difficoltà del viaggio, l'incontro con la comunità locale, la mancanza di condizioni igieniche dignitose, i paesaggi e le tradizioni di quei luoghi.
Estremi cronologici
2011
Tempo della scrittura
2011
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Fotografie
Consistenza
46 pp.
Collocazione
MP/12

I miei diari

Enrica Moras

Una pensionata veneta inizia a scrivere il suo diario alla soglia dei sessanta anni, quando, ormai libera da impegni familiari e con i figli ormai adulti, trova tempo da dedicare ai suoi pensieri. Riacquista la voglia di vivere, fa viaggi, va in palestra, frequenta l'Università della Terza età, scrive poesie.
Estremi cronologici
2000 -2014
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
126 p.
Collocazione
DP/12

Ricordi della mia vita

Giorgio Nannini

Primogenito di uno spazzino con tre fratelli minori è segnato dalla prematura scomparsa del padre. Studia e lavora con impegno tanto da inventare e brevettare le prime lenti in plastica, che fanno decollare la ditta. Poi con la crisi degli anni Settanta e Ottanta l'impresa perde colpi fino alla decisione della chiusura, conseguenza della concorrenza cinese impossibile da arginare.
Estremi cronologici
1935 -2011
Tempo della scrittura
2011
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
80 p.
Collocazione
MP/12

Il diario

Faustino Neri

Grazie al ritrovamento di vecchi quaderni scolastici un maestro elementare in pensione ricorda i suoi primi tre anni di scuola frequentati a Poggio Bagnoli, nel Comune di Pergine Valdarno (AR), durante la guerra. Le paure, le ansie e l'eroismo delle maestre che in quel brutto periodo hanno sostenuto moralmente e didatticamente i loro scolari.
Estremi cronologici
1942 -1945
Tempo della scrittura
1942 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
62 p.
Collocazione
MP/12

[...] Allarmi

Giuseppe Proietti

Agli inizi del 1943 la città industriale di Terni è sottoposta a continui bombardamenti. L'autore li descrive sinteticamente ma quotidianamente, insieme ad allarmi e incursioni aeree. Con la famiglia viene sfollato in campagna, da dove annota la caduta del governo di Mussolini, l'armistizio dell'8 settembre 1943, i fatti del 1944, con cui interrompe gli appunti.
Estremi cronologici
1943 -1944
Tempo della scrittura
1943 -1944
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
48 p.
Collocazione
DG/12

[...] Mia cara sorella

Emilio Pagliai , Giacinto Pagliai

Due giovani toscani, arruolati nel 1913 e inviati sul fronte trentino nella Prima guerra mondiale, tengono un legame famigliare molto saldo attraverso la scrittura di lettere alla sorella Zelmira, che risponde con affetto a entrambi dando loro continue notizie di casa. Come passaggio di un testimone Emilio scrive alla sorella fino al 1915, comunicando il suo trasferimento in Libia, mentre Giacinto dal giugno 1916 fino al 1918 scrive puntuali resoconti dalle zone di guerra, compresa l'Albania, senza mai parlare della vita militare. Emergono le varie vicende famigliari, con al centro la morte del padre e l'ansia per la madre sola rimasta con il figlio piccolo....
Estremi cronologici
1913 -1918
Tempo della scrittura
1913 -1918
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 32
Collocazione
E/12