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I fili del destino

Anna Di Montegnacco

Un lungo viaggio nella storia famigliare di una donna friulana, trasferitasi a Roma nel 1940: orfana di padre, smette di studiare per iniziare a lavorare, senza però interrompere gli interessi per la lettura, l'arte, la politica. Sposatasi con un architetto dopo anni di convivenza, stringe rapporti di amicizia con liberi professionisti, artisti e scrittori. Il trasferimento a Ravenna poi a Livorno, la perdita di famigliari e amici, e le delusioni dell'impegno politico, non hanno spento in lei l'amore per la vita.
Estremi cronologici
1935 -2000
Tempo della scrittura
1996 -2006
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 153
Collocazione
MP/07

Estate Autunno Inverno 1943: una breve prigionia

Roberto Menghi

Uno studente milanese di Architettura, sfollato a Cernobbio a causa dei bombardamenti, viene richiamato alle armi. Dopo la firma dell'Armistizio viene fatto prigioniero dai tedeschi e trasportato in un carro bestiame, che risale la penisola fino a Stettino, sul Baltico. Viene rinchiuso in tre campi di concentramento in Polonia, dove si rifiuta di arruolarsi nella Repubblica di Salò. Inaspettatamente viene prelevato da due militari tedeschi che lo portano prima a Varsavia, poi a Berlino, dove tramite un cugino, viene fatto fuggire. Rientra clandestinamente in Italia e riprende gli studi.
Estremi cronologici
1940 -1944
Tempo della scrittura
1998 -2002
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp.71
Collocazione
MP/Adn2

La grande tragedia Russa: "Davai Rabota"

Francesco Aldo Lamberti

Memorie di un reduce dalla campagnia in Russia, durante la Seconda guerra mondiale: la partenza per il fronte avviene nel 1942, tra paure e incognite. Nel gennaio del 1943 inizia la ritirata, che prosegue tra confusione, stanchezza e freddo, subendo inoltre molti attacchi da parte dell'esercito sovietico. Fatto prigioniero, viene portato in vari lager, a Tambov, in Siberia e in Usbekistan, dove lavora nelle piantagioni di cotone e dove si ammala per le pessime condizioni di vita. Alla fine della guerra, sopravvissuto a fame, freddo, malattie, viene liberato e dopo un lungo viaggio ritorna in Italia.
Estremi cronologici
1942 -1945
Tempo della scrittura
1981 -1985
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 83
Collocazione
MP/Adn2

Diario del viaggio turistico in Russia

Luigi Giandesin

Diario di un viaggio in Russia e nei paesi d'Oltrecortina, intrapreso negli anni Sessanta da una comitiva di Sansepolcro. Uno di loro annota le varie tappe attraverso la descrizione dei luoghi visitati, reduci o ancora governati da regimi autoritari, le cui influenze si riflettono negli usi e costumi degli abitanti.
Estremi cronologici
1966
Tempo della scrittura
1966
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 28
Collocazione
DP/Adn2

Diario della vita militare e prigionia di Tugnoli Enzo

Enzo Tugnoli

Un periodo di inattività dell'autore, dopo un incidente, diventa l'occasione per ricostruire gli eventi di una fase cruciale della sua vita, quello della guerra e della prigionia. Richiamato alle armi nel maggio del 1938 viene prima inviato in Grecia, nell'isola di Zante, e poi a Cefalonia e Patrasso. Dopo l'8 settembre viene fatto prigioniero dai tedeschi e condotto in un campo di concentramento nei pressi di Berlino, dove svolge diversi lavori. Dopo la liberazione dei sovietici si sposta in Polonia, dove vive in un regime di semilibertà presso una famiglia. Qui trova l'amore di una giovanissima ragazza. Rientra in Italia nel 1945.
Estremi cronologici
1938 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 39
Collocazione
MG/11

Breve favola della pomeriana

Giuseppe Zorzi

Un ufficiale veneziano viene catturato dai tedeschi e condotto prima in Ucraina e poi in Pomerania, dove nel marzo 1945 viene liberato dai russi. Con cinque suoi compagni inizia prima un percorso a piedi, attraverso il paese devastato e con la popolazione in fuga, e poi in treno fino ad un campo di concentramento di prigionieri in Ucraina. Da qui, nel settembre dello stesso anno, ripartirà per l'Italia.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 184
Collocazione
MG/11

Osservazioni e considerazioni su di un recente viaggio nel paesi d'oltrecortina

Marco Buitoni

Un imprenditore di Sansepolcro (AR) partecipa nel 1959 ad un viaggio nell'Europa Orientale promosso dal settimanale "Quattroruote" e racconta le impressioni di questa esperienza attraverso una relazione scritta in occasione di un raduno del Rotary Club, di cui è membro. Descrive le due facce di questi paesi: da una parte la volontà di ricostruire dopo la guerra e dall'altra la stasi e la demoralizzazione di quelli che ancora non possono assaporare la libertà.
Estremi cronologici
1959
Tempo della scrittura
1959
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Consistenza
pp. 32
Collocazione
MP/Adn2

Per noi in terra straniera lontano dalla patria

Ludovico Bongiovanni

Un ventottenne ufficiale siciliano inviato in Herzegovina è colto dall'8 settembre 1943 e inviato con altri ufficiali in vari campi della Polonia e della Germania settentrionale. Tiene un diario della vita e degli eventi durante la dura prigionia, perché si rifiuta di collaborare con il lavoro e di aderire alla RSI. La liberazione ad opera degli eserciti alleati gli evita la fine nei campi di sterminio. L'ultima parte contiene le lettere inviate ai familiari.
Estremi cronologici
1940 -1945
Tempo della scrittura
2012
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
66 p.
Collocazione
DG/15

Ast tuba, teribili sonitu, tarantara dixit

Serafino Campori

Un sacerdote francescano, designato cappellano militare durante la Repubblica Sociale Italiana viene inviato in Germania al seguito dei soldati italiani, per garantire loro l'assistenza spirituale. La sua opera si distingue per umanità e coraggio e padre Serafino diventa un punto di riferimento non soltanto per i militari italiani. Rientrato in Italia in licenza poco prima della fine della guerra, conclude il suo servizio a Bologna, dove torna alla normale vita religiosa una volta terminato il conflitto.
Estremi cronologici
1944 -1945
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 1980-1989
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Formato Digitale: 1
Consistenza
42 p.
Collocazione
MG/16

[...] Il 29 marzo

Guido Pieretti

Il diario di un tenente marchigiano del Regio Esercito, riordinato dopo la sua morte dalle figlie, si compone di tre periodi. Il primo è annotato su due block notes e si svolge dall'aprile del 1940 al febbraio del 1941: l'autore descrive attraverso annotazioni giornaliere il richiamo alle armi e il periodo di permanenza in Albania, precedente gli avvenimenti in Grecia. Il secondo periodo, dall'8 settembre al 2 ottobre 1943, è annotato su fogli protocollo e racconta il lungo viaggio in treno dalla baia di Navarino alla soglia del primo lager, quello di Beniaminow, in Polonia. Successivamente viene trasferito a Sandbostel e WIetzendorf in Germania. Il terzo p...
Estremi cronologici
1940 -1945
Tempo della scrittura
1940 -1942
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
211 p.
Collocazione
MG/17