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Della mia guerra, scappando dalla guerra: su e giù per l'Italia per la pace inseguita e raggiunta ... in punta di penna io Domenico Salvatore

Domenico Salvatore

L'autore nasce nel 1923 in una famiglia di mezzadri della provincia di Frosinone. Nel 1942 entra a far parte del 3Reggimento Artiglieria Contraerea e dopo vari trasferimenti viene inviato in Sardegna. Torna nel 1944, dopo la liberazione di Cassino: ha la malaria e può godere di licenze che richiede ripetutamente esibendo anche documenti attestanti che il fratello è disperso a Cefalonia. Grazie a questi viene congedato nel 1946 e l'anno successivo si trasferisce in provincia di Cremona dove si sposa e trova lavoro prima come bracciante e poi come muratore.
Estremi cronologici
1923 -1961
Tempo della scrittura
2009
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 91
Collocazione
MP/11

Egeo. Quando ero soldato. Tirana-Roma attraverso la guerra

Pietro Santoro

Un ufficiale dei carabinieri pugliese ripercorre le tappe della sua vita dal 1917 al 1945. Richiamato sotto le armi dopo la disfatta di Caporetto, trascorre al fronte l'ultimo periodo di guerra, terminando il servizio militare a Modena, dove riceve l'avviso dell'inclusione nell'Arma dei Carabinieri. Negli anni Trenta presta servizio come Tenente nel Dodecanneso e in questo periodo si sposa con una giovane del suo paese, che gli dà due figli. Rimane a Rodi fino allo scoppio della guerra, quando riceve l'ordine di rimpatrio. La guerra lo coglie in Albania da dove, nel luglio del 1943, torna in licenza. Qui c'è la caduta di Mussolini, lo sbarco in Sicilia degli...
Estremi cronologici
1917 -1945
Tempo della scrittura
1952 -1972
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale dattiloscritto: 1
Consistenza
pp. 898
Collocazione
MP/11

Le mie memorie dalla Siberia alla Cina

Antonio Savoi

Nato nel 1889 in Provincia di Trento, lavora fino ai ventuno anni nel ramo alberghiero: a quell'età viene chiamato a prestare servizio nelle file dell'esercito austriaco. Alla fine della leva viaggia in Europa per imparare le lingue e perfezionare la sua professione, ma quando scoppia la Prima Guerra Mondiale viene richiamato al Comando Militare di Trento. Arruolato come cuoco, viene inviato al Fronte Russo dove combatte in prima linea nelle trincee. Per evitare i soprusi si fa catturare dai cosacchi, che gli danno la possibilità di tornare in Italia e di combattere contro l'Austria ma non accetta per paura delle ritorsioni verso la famiglia: viene trasferit...
Estremi cronologici
1905 -1957
Tempo della scrittura
1968
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Allegati
Fotografie
Consistenza
pp. 30
Collocazione
MP/11

[...] .....le bambine mi hanno chiesto il permesso

Lucia Sesta

Lucia, una giovane insegnante di francese palermitana, inizia il suo epistolario con il fidanzato Ugo nel 1918, che si protrae fino al 1920, quasi alla soglia del loro matrimonio, per riprendere nel 1922, quando con il figlio piccolo si trasferisce per una supplenza di lavoro a Piazza Armerina. Nella prima parte esprime al ragazzo il suo amore e il desiderio di formare una famiglia unita e felice: nella seconda emergono le ombre di questa unione, che lei ha voluto e difeso. Il marito non risponde infatti sollecitamente alle lettere e i toni amorosi si attenuano per lasciare spazio a parole più dure che fanno trasparire la sofferenza dell'autrice. Al suo rito...
Estremi cronologici
1918 -1926
Tempo della scrittura
1918 -1926
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 239
Collocazione
E/11

Bruna, canta: Nove case: un'odissea

Bruna Silvestrini

La vita dell'autrice e della sua numerosa famiglia si snoda attraverso il cambiamento di ben nove abitazioni: dopo periodo difficile, quello della guerra, descrive come sono riusciti a raggiungere una sicurezza economica, soprattutto grazie all'armonia che regna tra tutti i componenti.
Estremi cronologici
1940 -1960
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 46
Collocazione
MP/11

La valigia di cartone

Giuseppina Simeone

Un'impiegata della provincia di Benevento, figlia di un emigrante in Germania e orfana di madre, scomparsa prematuramente traccia i ritratti di familiari, soprattutto dei fratelli.
Estremi cronologici
1945 -2009
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 49
Collocazione
MP/11

Le riflessioni del mio mezzo secolo di vita

Ulderico Sproti

Appassionato di scrittura l'autore inizia a raccontare la storia della sua vita partendo da riflessioni su vita e società, ricordi legati al padre, all'infanzia, le prime esperienze di lavoro, il matrimonio e la nascita di quattro figli. Allo scoppio della guerra, dopo quattro cartoline militari rifiutate, viene inviato come civile a lavorare nella miniere di carbone della Saar in Germania, dove rimane 38 mesi, fino alla fine della guerra. Descrive le terribili condizioni di vita di quel lavoro, i bombardamenti di Francoforte, la difficile vita dei prigionieri e il sofferto ritorno a casa, dove riprende il lavoro come netturbino.
Estremi cronologici
1908 -1958
Tempo della scrittura
1961
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Formato Digitale: 1
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 420
Collocazione
MP/11

Le memorie di un fesso

Giorgino Taglialerba

Un impegato Alitalia vive molto male la fine del suo matrimonio. Vuole tentare di salvare il loro rapporto, anche per i due figli, e nell'arco di trentacinque anni raccoglie pagine di diario e lettere indirizzate all'ex coniuge, mai spedite, dove emerge il tentativo di risalire la china, anche se poi la missione di salvare il matrimonio fallisce definitivamente.
Estremi cronologici
1978 -2010
Tempo della scrittura
1980
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 165
Collocazione
MP/11

Ricordi di Francesco Tedeschi 1789

Francesco Tedeschi , Giuseppe Tedeschi

Un impiegato dell'Annona nello Stato Pontificio dal 1779 scrive un diario in cui annota ogni anno i principali avvenimenti nella città di Roma sotto il governo del Papa, oltre alla sua situazione lavorativa e familiare. Il figlio Giuseppe poi continua il racconto durante gli anni della Repubblica Romana e del passaggio di Roma al Regno d'Italia, che critica aspramente per "l'usurpazione sacrilega".
Estremi cronologici
1774 -1895
Tempo della scrittura
1789 -1895
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 37
Collocazione
DP/11

Il bacio salato

Roberta Tomaselli

Un'insegnante veneta, vissuta sempre con la famiglia all'estero, descrive il dolore per la perdita della figlia, morta a ventuno anni per l'aggravarsi della sua malattia congenita, la fibrosi cistica. Il diario inizia pochi giorni dopo il lutto, integrato da poesie, pagine di altri diari e scritti della figlia: presente e passato si fondono e la mancanza diventa presenza attraverso la scrittura.
Estremi cronologici
1971 -1996
Tempo della scrittura
1994
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 56
Collocazione
DP/11